L’ex consigliere Giambalvo assolto anche in appello dal reato di associazione mafiosa

Mafia a Palermo: la Corte d’Appello assolve Calogero Giambalvo
L’ex consigliere comunale di Castelvetrano Calogero Giambalvo è stato assolto dalla IV sezione della Corte d’Appello di Palermo (Presidente Massimo Corleo).

Il Procuratore generale, Carlo Marzella che era stato il pm che lo ha messo in carcere, per Giambalvo aveva chiesto la condanna a 8 anni. In primo grado l’ex consigliere comunale, che aveva scelto il rito abbreviato, era stato assolto dal giudice per le udienze preliminari Fernando Sestito, dopo la richiesta di condanna della Direzione Distrettuale Antimafia a 10 anni.

All’assoluzione di primo grado si è appellato il Procuratore generale, chiedendo la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, inserendo ulteriori elementi come la tentata estorsione a Nicolò Clemente, la campagna elettorale per le regionali e comunali a Castelvetrano e le Comunali del 2014 a Campobello di Mazara.

La Corte d’Appello, invece, dichiarò inutilizzabili le dichiarazioni del collaboratore di giustizia (oggi defunto) Lorenzo Cimarosa. Calogero Giambalvo è stato difeso dagli avvocati Roberto Tricoli, Enzo Salvo e Massimiliano Miceli.

Giambalvo era stato arrestato il 19 novembre 2014 per associazione mafiosa, nell’ambito dell’operazione “Eden 2″. Dopo il suo ritorno in consiglio comunale, il Comune di Castelvetrano fu sciolto per infiltrazioni mafiose e commissariato. Per l’accusa Giambalvo avrebbe utilizzato il “metodo mafioso” in tre campagne elettorali.