Favorita chiusa da oggi al 2 maggio, divieti anti covid19 anche in spiagge e prato Foro Italico

Niente grigliate o gite, niente carne arrostita in Favorita, niente passeggiate e scampagnate sul prato. Ne oggi 25 aprile e nemmeno il 1 maggio neanche se venisse meno la zona rossa.

Il sindaco Leoluca Orlando ha emanato ieri sera l’ordinanza n.59, recante “misure per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del virus Covid19”.

Nel dettaglio viene disposto, a partire da oggi, 25 aprile e fino al 2 maggio compreso, dalle ore 00:00 alle ore 24:00 il divieto di stazionamento nelle seguenti aree:

Il provvedimento prevede la possibilità di reiterazione e di modificazione in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica e dei consequenziali provvedimenti emergenziali.

La possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti resta consentita nel rispetto delle norme anti covid19 e del divieto di assembramento.

24 ore prima rinnovato il divieto di vendita di alcolici

Niente alcolici a Palermo in zona rossa. Più crescono le polemiche su un provvedimento considerato incongruente più il Comune insiste su questa natura di scelte.  Il sindaco Leoluca Orlando nella serata di ieri ha firmato una ordinanza che proroga fino a tutto il prossimo 28 aprile la vendita di alcolici di qualsiasi gradazione da parte di qualsiasi attività commerciale e distributore automatico dalle ore 18 alle 5 del mattino su tutto il territorio comunale. La decisione è stata presa a seguito della proroga della zona rossa da parte del Presidente della Regione.

Riaprono, invece, ville e giardini

Riaprono i cancelli delle ville comunali a Palermo. Nonostante la proroga della zona rossa in città fino al prossimo 28 aprileDa sabato 24 aprile, infatti, il Comune ha disposto la riapertura di diverse aree senza prenotazione che nelle settimane scorse erano rimaste chiuse.

Ma i custodi dimenticano il giardino della Zisa

Polemiche ieri perchè, nonostante l’ordinanza,  giardini della Zisa sono rimasti chiusi. L’amministrazione ha dimenticato di organizzare i servizi e avvertire il personale

 

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