Castelvetrano e il crollo della strategia dell’arroganza e del fango che non regge più a coprire gli errori

Era l’autunno il maggio del 2019 il Re, era salito al trono di Palazzo Pignatelli . Il nuovo corso politico era in Paradiso e tutto, agli occhi di chi osservava, diventò nel paese delle meraviglie mafiose, si trasformò in luce, giustizia e capacità . Il palazzo sembra intoccabile, onnipotente, quasi etereo. Questa volta, il motto ” giù le mani dalla città” fu lasciato nel cassetto dell’ipocrisia. IL Palazzo o castello , era in ottime mani.

Com’è andata a finire ? Non bene.

Sul piano dell’odio e del fango , sparso in giro , su quasi tutti quelli che non avevano il vaccino “grillino”, in questi anni si registrano ottimi risultati. La stampa alleata del” Re” attuale e che si definisce super partes , forse a senso unico, ha sempre sostenuto il concetto: “la colpa è degli altri e se critichi questa amministrazione potresti essere sospetto mafioso o sospetto corrotto” . Bravissimi ad elencare errori e misfatti del passato. Lo sapevano cosa rimaneva dentro il comune? O sono tutti cascati dal pero?

Ogni cosa fatta da questa amministrazione( anche le cazzate) è stata sempre certificata come “credibile” e buona. Guai a criticare. Gli ” altri” non hanno il diritto neanche di pensare, figurarsi di criticare. L’accusa principale :”Tu sei stato vicino o facevi parte? Tutti Pm e con il dito puntato. E i problemi? Non è colpa loro. Sempre degli altri.

Molti di loro sono sempre pronti a stigmatizzare il comportamento dei commercianti e cittadini locali per tutto. Poi ci sono tante attività cinesi che aprono quando vogliono e forse fanno come vogliono. Punto e basta?. Saranno tutti precisi pagatori di tasse e balzelli? Fanno bene la differenziata? Lo speriamo.

Eppure, la città, nel 2019 ha dato ampia delega a questa amministrazione. Nascondersi dietro il dito non serve più

Non è certo colpa dei castelvetranesi considerati” discutibili o sospettabili” se Alfano ha perso l’ex vice sindaco Virzì e la nobil donna ,Donà dalle Rose(persone validissime). Non è colpa della città ,se il gruppo dei 5 Stelle, è passato dalla maggioranza assoluta a numeri di forza politica di minoranza. Non è certo colpa dei cittadini se l’amministrazione comunale è andata a cercare assessori di altri comuni che poco sanno della città e poco stanno facendo. Può essere sempre colpa dei cittadini, spesso segnati dalla stampa alleata unitamente ad alcuni filosofi grillini, come “sporchi, incivili e irriverenti” e qualche volta , in modo subliminale, anche di complicità occulta alla mafia ,se i mercatini non si fanno, se la pedana di Selinunte è mezza scassata in piena estate e se il documento unico di programmazione economica per il triennio 2020/2021/2022 utile per il bilancio è stato affossato ? Per non parlare della scarsa distribuzione d’acqua in alcune zone della città e della profonda crisi economica e sociale.

Dopo solo 27 mesi d’amministrazione grillina l’unica cosa che si può segnare come fatto positivo è l’attivismo sui social media. Molti di loro, sono espertissimi. Non si salva nessuno. Alcuni di loro che, probabilmente vivono di rendita o di reddito pubblico certo, non percepiscono minimamente lo stato di crisi e disagio in cui versano tanti castelvetranesi. Non si rendono conto che molti giovani vanno via e con tanta delusione e rabbia addosso perchè hanno capito che il tanto parlare di mafia e di lotta alla mafia negli ultimi anni ,ha portato tanto spettacolo e poca sostanza. Lo diremo fino allo stremo delle forze. Chi sono stati i responsabili del fallimento comunale dei condizionamenti mafiosi dentro il comune? Il sindaco Alfano da mesi non parla più dello scioglimento. Ci si aspettava di più

E’ ben noto e rende inutile un ripasso, cosa è accaduto a Castelvetrano tra, il 2014 e il 2019. Ciò sul quale si intende richiamare l’ attenzione di molti castelvetranesi-stimolando anche i ricordi- è un altro aspetto: questi personaggi citati nelle relazioni , accusati dall’antimafia politica e anche dai grillini di molte responsabilità – tutti, chi più e chi meno- hanno lasciato dubbi e sospetti. Come mai non ci sono indagati? E i processi? Anche Alfano, ha fatto di tutto? IL mistero sullo scioglimento continua. Forse, è il caso di sottolineare che , anche chi ha fatto uso del giustizialismo sfrenato, dell’uso senza limite dell’arma del sospetto, ha perso le energie che aveva negli anni d’oro per gli accusatori a prescindere. Forse ha capito che, capire i veri misteri di questa città ,non è cosa semplice. Capire i doppiogiochisti ,quelli raccomandati della Prima Repubblica che conoscono bene il potere delle stanze comunali e indossano la divisa della legalità a convenienza, gli amici degli amici, mai colpiti dai Pm, non è semplice. E metterseli contro è come giocare con il fuoco. Forse, hanno capito che governare questa città senza l’aiuto dei poteri della burocrazia è quasi impossibile. Sono personaggi simili a quei vecchi marescialli delle caserme dell’Esercito. Quelli che rimanevano li sempre e sapevano tutto di tutti e che se volevi andare in licenza , dovevi fare i lavori. Molte volte, questi marescialli, contavano più dei colonnelli e dei generali

 

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