Eolie, panico e disdette a Salina, ma il sindaco tranquillizza “Nessun focolaio Covid”

“Sono solo 3 i postivi a Salina e non c’è alcun focolaio Covid, né varianti, né feste con assembramenti”. Il sindaco dell’Isola Domenico Arabia getta acqua sul fuoco e ai microfoni di BlogSicilia spegne le voci che ieri rilanciavano l’esistenza di un presunto focolaio Covid nella bellissima isola dell’arcipelago delle Eolie.

Situazione sotto controllo

“Ad oggi –  spiega il sindaco Arabia – a Salina ci sono solo 3 casi di positività, peraltro, ‘vecchi’: due, infatti, di venti giorni fa, con due turisti italiani in isolamento nella struttura che avevano affittato per le loro vacanze, e che stanno continuando a pagare; l’altro caso è di un residente positivo, in isolamento fiduciario nella propria casa da 9 giorni. Non c’è nessun altro soggetto in quarantena, né focolai come invece avviene in questo momento a Stromboli. Qui la situazione è sotto controllo. Domani ci saranno i nuovi tamponi e speriamo così di uscire da questa situazione”.

Panico e prime disdette

Il primo cittadino ci tiene a precisare la reale curva del contagio nell’isola, visto che dopo l’allarme di ieri sono iniziate le prime disdette da parte dei turisti: “Si è creato il panico, turisti impauriti e disdette negli alberghi, per un presunto focolaio che in realtà non esiste. Per noi è un problema perché tutto è nato da alcune agenzie di stampa che riportavano la notizia di una decina di persone in quarantena. Completamente falso“.

La polemica

Ci sarebbe anche una dichiarazione dell’ex presidente dei commercianti, Luca Chiofalo (“Mi raccontano di feste partecipatissime e sfrenate in giro per l’isola – dice – comprensibile la voglia di divertirsi, solo spero siano rispettate almeno le precauzioni minime per evitare contagi di massa. Il rischio concreto è la chiusura delle attività e, se tornano a riempirsi gli ospedali, anche di interi territori”), che per Arabia “probabilmente parlava di Lipari e non di Salina. Qui – aggiunge Arabia – l’isola è piccola e le forze dell’ordine controllano tutto facilmente: non ci sono feste, né assembramenti, né varianti”.

Stagione estiva sold out

Poi Arabia precisa: “La stagione estiva sta andando alla grande da giugno. Salina è sold out e non ci sono posti negli alberghi e nelle case vacanza. Non si trova un posto letto neanche a pagarlo oro. Quindi non bisogna fare allarmismi perché già ieri con una notizia del genere sono piovute disdette, come confermatomi dal presidente dell’associazione albergatori dell’isola. Noi vogliamo tranquillizzare tutti: l’isola è sotto controllo. C’è voglia di ripartire”.

Sul Green pass

“Ristoranti, pizzerie e le altre strutture qui sono per il 90% all’aperto quindi, in vista del green pass obbligatorio, noi avremo meno problemi di altri luoghi. Salina è un luogo meraviglioso che gode di ampi spazi ed essendo un posto piccolo non c’è motivo di preoccuparsi perché è più facile eventualmente isolare dai contagi. Non c’è motivo di preoccuparsi: si può tranquillamente venire a Salina per le proprie vacanze, e confermare quelle già programmate. La situazione – ribadisce – è sotto controllo”.

Federalberghi Isole minori

“Si registra un certo malumore per le notizie rilanciate dai media nelle ultime ore su due presunti focolai covid nelle isole Eolie”, dichiara Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia. “Il timore è che queste possano innescare del panico ingiustificato nei visitatori che in questi giorni e fino a metà ottobre hanno scelto le Eolie come metà delle loro vacanze. I contagi registrati nell’isola di Salina si riferiscono ad episodi ormai abbondantemente superati e circoscritti da un paio di settimane. Quello di Stromboli, più recente, ha fatto prontamente scattare il sistema di quarantena e tracciamento per scongiurare eventuali rischi di diffusione che saranno comunque contenuti come da procedure.

Le Eolie fanno sempre notizia e questo da una parte ci fa piacere, continua Del Bono. Dall’altra però, come in questo caso, rischiano di crearsi situazioni di imbarazzo non motivato per sindaci e operatori turistici chiamati a dover giustificare fatti del tutto fisiologici in una situazione pandemica. Fatti che andrebbero contrapposti non al fuorviante mito delle isole covid free ma a quelli dell’effettivo numero dei contagi (irrisorio rispetto alla popolazione residente e turistica), alle ospedalizzazioni e alle terapie intensive (pari a zero) e a un livello di vaccinazione sul territorio che ormai sfiora l’80%.

Le isole rimangono, quindi, luoghi particolarmente sicuri per la loro morfologia e situazione naturale. Per gli spazi a disposizione e per come di fatto si vive la vacanza, in prevalenza all’aria aperta esposti alla brezza marina e alla naturale ventilazione di questi luoghi. Devono, inoltre, confortare le dichiarazioni dei sindaci di competenza che riferiscono di una situazione pandemica alle Eolie del tutto sotto controllo dove, aggiunge Del Bono, il fatto di aver individuato alcuni casi positivi conferma che la macchina sanitaria ed amministrativa funziona perfettamente.

Questi episodi servono invece da monito e sono utili per ricordarci che occorre continuare a rispettare le regole, soprattutto in ambito privato (cene, feste, aperitivi ecc.) dove si creano effettivamente le principali occasioni di contagio. Mentre continuano ad operare in totale sicurezza, offrendo le maggiori garanzie, le strutture ricettive e i pubblici esercizi in generale, chiamati a rispettare le linee guida della conferenza delle regioni così come approvate dal governo”.

 

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