Ribera, violenze folli contro l’ex moglie e non solo. Arrestato

A Ribera è accaduto che un uomo, preda di un raptus, si è recato sotto casa della moglie, di 32 anni, separata da lui da almeno un anno, e madre di due suoi figli, ha spezzato la catena di uno dei due cancelli d’ingresso alla villetta, ha forzato il portone d’accesso e, innanzi ai bambini, prima ha devastato l’abitazione, e poi ha picchiato selvaggiamente la donna, colpendola a pugni e a calci. La donna, atterrita, con il volto tumefatto e il naso sanguinante, è scappata grazie all’intervento dei figli accorsi in suo aiuto, trascinandoli con sé, e l’uomo, inseguendola in giardino, si è ferito ad una mano con una lancia acuminata del cancello. E lui allora ha sfogato la propria rabbia sull’automobile della moglie, a cui poco prima aveva rubato le chiavi, danneggiandola, e poi si è precipitato in ospedale, e, quando gli hanno spiegato che è chiuso perché centro covid, lui è risalito a bordo della propria automobile e, dopo una breve rincorsa, ha sfondato con il veicolo l’ingresso del pronto soccorso. Poi si è diretto alla vicina Guardia medica, e, siccome i sanitari non gli hanno aperto prontamente, lui ha sfondato a pugni i vetri di due finestre. Infine, sempre in auto, si è diretto verso l’ospedale di Agrigento, dove gli sono stata prestate le cure mediche. Nel frattempo, i Carabinieri della Tenenza di Ribera, che hanno accolto la donna imprecante aiuto, dopo una giornata intera di serrate indagini, lo hanno rintracciato e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Sciacca, poi convalidato dal Tribunale. Lui, T A, sono le iniziali del nome, 38 anni, con precedenti penali e problemi di alcol e droga, è stato trasferito nel carcere di Trapani, risponderà all’autorità giudiziaria di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate perché commesse dal consorte, e violazione di domicilio. La moglie, con l’ambulanza è stata trasferita all’ospedale di Sciacca, dove i medici le hanno diagnosticato delle lesioni, giudicate guaribili in 10 giorni.