Eraclea Minoa: che bel convegno sull’ambiente! Lì a due passi, a Montallegro, ogni due morti uno muore di tumore. E’ colpa di una mega discarica? L’assessore regionale Cordaro non se n’è ancora accorto: predica bene ma razzola male! Contro questo disastro ambientale il neo sindaco Cirillo, con a fianco la Proloco

Che bel convegno, peccato che il sindaco di Cattolica Eraclea, durante la sua pausa sigaretta, decide di buttare la propria cicca a mare. Mentre, dal canto suo, l’assessore regionale all’ambiente e territorio della Regione Siciliana, Totò Cordaro, nonostante i suoi interventi sulla tutela del territorio, firma le valutazioni di impatto ambientale, riponendo “fiducia cieca” sui suoi burocrati contribuendo, inoltre, a fare approvare leggi abrogative della tutela dei boschi in palese contrasto con la Costituzione!

Fin qui Rosanna Iacono, vicepresidente della Proloco di Montallegro.

La valutazione (positiva) di impatto ambientale,  a firma  dell’assessore regionale Cordaro, a cui fa riferimento la Iacono, è quella relativa alla mega discarica di Siculiana-Montallegro, con cui si dà il via libera al suo inspiegabile ampliamento. E dire che la Proloco Di Montallegro aveva presentato, avvalendosi di avvocati ed esperti ambientali,  un regolare ricorso contro tale decisione, in contrasto con una serie di norme a tutela della salute e della vita dei cittadini di Montallegro. Da un monitoraggio risulta infatti che a Montallegro c’è una fortissima incidenza di morti per tumore. Non è da escludere che ci possa essere una qualche correlazione con la discarica in questione, in cui sono stati sotterrati alcuni milioni di tonnellate di rifiuti indifferenziati. Secondo la Procura ed il Tribunale di Agrigento è da più di un ventennio che, in maniera illecita, si continua ad inquinare una vasta area di oltre 50 ettari di superficie; tant’è  che nel 2019 la discarica gestita dalla Catanzaro Costruzioni, il cui amministratore delegato è oggi un certo avvocato Panebianco, due anni fa era stata sequestrata dalle autorità giudiziarie. Il relativo procedimento penale è ancora in corso. Eppure tutto ciò non ha impedito all’assessore regionale Cordaro ed ai suoi burocrati di tirare dritto, fregandosene delle grida di protesta dei cittadini di Montallegro. Ogni famiglia Montallegrese piange almeno un morto per tumore. Per chi ancora non l’avesse capito, a Montallegro più di un morto su due muore di tumore. C’è chi giura, studi e dati statistici alla mano, che le cause di tale continua e perdurante  perdita di vite umane sia da addebitare proprio a questa mega discarica, da sempre priva di impianti di pretrattamento dei rifiuti e che continua, impunemente, a rilasciare pestifere e mortali esalazioni e ad inquinare le falde acquifere. Ma l’assessore regionale Cordaro, in tutt’altre faccende affaccendato, malgrado sia stato sollecitato, con tanto di ricorso, da lui praticamente ignorato e rigettato, non ha sentito il dovere di sincerarsi di questa tragica situazione. E dire che si trovava lì, a due passi da quella che tranquillamente si può definire una mortale bomba ecologica, se solo si avesse la bontà di leggere quanto scrivono i magistrati agrigentini nell’ordinanza di sequestro a carico della Catanzaro Costruzioni.

Si vede che il Cordaro ha altre, per così dire, visioni riguardo alla gestione dell’ambiente. Ha altri progetti da portare avanti. Quali quello che ha presentato a Cattolica Eraclea.

L’assessore Cordaro non si è accorto che mentre lui presentava a valle la sua lodevole iniziativa,  per ripulire i mari agrigentini, a monte c’è chi continua a sotterrare milioni di tonnellate di rifiuti indifferenziati. Adesso, con la scusa di creare, ora per allora, un impianto di biostabilizzazione, dopo più di 20 anni che inquina, senza avere mai pretrattato, così come previsto dalle norme ambientali, un solo chilo di immondizia, si chiede addirittura un ulteriore ampliamento di una discarica, la cui ultima vasca è ancora incredibilmente in piena attività, malgrado i vari procedimenti giudiziari che la riguardano.

Tale situazione ha indotto il neo sindaco, Giovanni Cirillo, ad opporere il suo fermo diniego contro la realizzazione di ulteriori impianti ed opere, finalizzati a far rimanere ancora in esercizio la discarica dei fratelli Catanzaro. Forte del pressante e commovente sostegno popolare, Cirillo, con un duro provvedimento, firmato e notificato in Regione il 22 ottobre 2021, ha detto no, a muso duro. Quella discarica va immediatamente chiusa! Tutto ciò avveniva proprio mentre l’assessore regionale ‘competente’, in materia di valutazione ambientale, Salvatore Cordaro,  era lì, ad Eraclea Minoa, ad un tiro di schioppo, a parlare, ma a quanto pare solo a parlare, di inquinamento. Cordaro ha fatto finta di niente e non si è degnato  di  dare la benché minima risposta ad un’intera comunità, a cui va sommata, per lo meno, anche quella di Siculiana, dove ricade un’altra considerevole porzione del mortifero ecomostro gestito dalla Catanzaro Costruzioni. Finora a nulla sono valse le grida d’allarme ed ricorsi del sindaco e della locale Proloco. L’intera cittadinanza di Montallegro è costretta ancora a subire lo strazio di dover fare i conti con le continue morti per tumore, presumibilmente dovute alla presenza,  in quel territorio,  proprio di questo mega immondezzaio di 500 mila metri quadri, da sempre autorizzato, secondo quanto è scritto nel decreto di sequestro del Tribunale di Agrigento del 2019, con provvedimenti del tutto illegittimi.

Adesso dalla dura è cruda realtà di Montallegro, passiamo al mondo dei sogni di Cattolica Eraclea. Quella che segue è infatti l’oleografica, asettica, ovattata ed impenetrabile presentazione dell’iniziativa promossa dai distratti e strabici politici e burocrati regionali, relativa alle soluzioni delle problematiche ambientali, tenutasi sabato ad Eraclea Minoa. Non poteva mancare,  ovviamente, il solito momento  celebrativo radical chic, consistente nell’ormai ripetitiva liberazione di almeno una tartaruga caretta caretta. Per l’ambiente si fa questo ed altro. O forse, per meglio dire, si fa solo questo. Per il resto solo fumo negli occhi. E di fumo, da quelle parti, non ne manca di sicuro.  Purtroppo è un fumo micidiale, letale. È un fumo invisibile e inodore, soprattutto per quei politici e quei burocrati che hanno problemi di vista e di olfatto. Alcuni esponenti delle forze dell’ordine ed alcuni magistrati agrigentini, ma soprattutto i cittadini montallegresi, quelli fin qui sopravvissuti, si sono accorti che forse quel fumo, che a molti addetti al cosiddetto controllo di legalità, ha forse annebbiato un pò la vista, è da più di 20 anni che viene sprigionato dalla discarica dei Catanzaro, oggi gestita dall’avvocato Panebianco.

“Nella splendida spiaggia di Eraclea Minoa, per promuovere il progetto “Halycos”, pensato per contenere i rifiuti galleggianti, attraverso una barriera mobile “blocca plastica”, installata alla foce del fiume Platani, chiamato Alico (Halykòs in greco).

Grazie a Fabio Galluzzo e a MAREVIVO per questa occasione di confronto, conclusa con la liberazione di una tartaruga ferita e curata.

Grazie agli amministratori presenti e a Santo Borsellino, Sindaco di Cattolica Eraclea, per l’accoglienza.

Stiamo lavorando per la nostra Sicilia!” ❤

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