I guai dell’ex deputato regionale, assolta presunta prestanome

Il gup del tribunale di Trapani, Massimo Corleo, ha assolto perchè il fatto non costituisce reato Anna Maria Montemagno, 50 anni, accusata di intestazione fittizia delle quote e della carica sociale di presidente della cooperativa Benessere, in concorso con l’ex deputato regionale Norino Fratello, arrestato nel luglio del 2018 nell’ambito di un’ampia inchiesta sulle cooperative dedicate all’accoglienza dei migranti. L’ex deputato, accusato, oltre che di intestazione fittizia, di  bancarotta fraudolenta, tentata estorsione ed altro, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 12 imputati, mentre la Montemagno, difesa dall’avvocato Baldassare Lauria, è stata giudicata con il rito abbreviato.

“E’ stata dimostrata – afferma Lauria in una nota – l’assenza di alcuna finalità da parte della mia assistita di favorire l’ex deputato ad eludere le norme previste dalla normativa antimafia per i sottoposti a misure di prevenzione”. L’ex parlamentare alcamese, pur avendo  patteggiato la pena di un anno e mezzo per un’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, e successivamente riabilitato dal tribunale di sorveglianza, non è mai stato sottoposto a misura di prevenzione, né poteva esserlo per mancanza dei presupposti di legge.

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