Lucianella Presta (Pdf-Piemonte): SINISTRA DICA NO A UTERO IN AFFITTO

Lucianella Presta (Pdf-Piemonte): SINISTRA DICA NO A UTERO IN AFFITTO
“La vicenda della bimba ucraina dimostra che è una pratica criminale”

Lucianella Presta, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia sottolinea e riprende le parole di Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, che commenta la vicenda della bambina commissionata tramite utero in affitto e poi abbandonata in Ucraina: “Tanti si chiedono come sia possibile che questa bimba sia stata abbandonata ‘come una cosa inutile’. La risposta la ripetiamo da militanti del Popolo della Famiglia ed è sempre ripresa nei libri di Adinolfi: è la procedura in sé dell’utero in affitto a reificare la persona umana. E se la persona diventa cosa, oggetto di transazione finanziaria, la cosa quando viene a noia si può abbandonare. Se è imperfetta si può gettare via. Nella storia dell’umanità c’è una sola equiparazione possibile: gli schiavi erano persone considerate cose. Questi campioni della modernità e del progressismo vogliono riportarci ai tempi della schiavitù, quando i ricchi potevano servirsi di persone trasformate in cose per i loro bisogni. L’utero in affitto è un abominio criminale di stampo schiavista. Chi a sinistra lo sostiene o addirittura se ne serve (come Nichi Vendola, Tiziano Ferro e la comunità Lgbt) dovrebbe solo vergognarsi e non farlo sapere in giro. Serve un no deciso della sinistra a questa pratica abominevole, cui si è contigui se si approvano le registrazioni anagrafiche dei ‘figli di due papà’ che solo da utero in affitto possono avere origine”.

Il referente del Popolo della Famiglia per Firenze, Pier Luigi Tossani, aggiunge:
“la politica, oggi in Italia, non può ripartire da niente di meno di questo. Niente di meno del respingimento di pratiche schiaviste, come l’utero in affitto. Non ci sarà ripresa, e la resilienza resterà uno slogan buono per tutte le stagioni ma vuoto di contenuti, se non si riparte dal valore della persona, e dalla promozione della maternità per amore – non per soldi”.