Le associazioni Age, Agesc, Confcooperative, Fidae, Fism e Legacoopsociali, intervengono sul caos relativo alle chiusure delle scuole in Sicilia manifestando il loro disappunto su una situazione che “determina disagi alle famiglie dei minori” nata dalle ordinanze dei sindaci in contrasto con decisione di riapertura della Regione.
Una nota congiunta parla di “Sconcerto e disorientamento che le scriventi associazioni di categoria si sentono di manifestare nei confronti di una scelta scellerata che, a fronte dell’apertura di tutte le altre attività produttive e ricreative dei nostri territori, penalizza la scuola, privando, ancora una volta, i nostri bambini e i nostri studenti, in modo particolare anche dei disabili e delle fasce fragili, del loro diritto allo studio”.
“Tutto ciò – si legge – è avvenuto malgrado la Sicilia sia la Regione con il più alto tasso di abbandono scolastico, fenomeno ulteriormente aggravato dalla crisi pandemica degli ultimi due anni; che siamo la Regione a più alto tasso di povertà educativa e quella con il maggiore gap legato al digital device”.