Niente funerali pubblici per i morti della strage di Licata dove è lutto cittadino

Niente funerali pubblici per Diego Tardino, Angela Baldacchino, e i figli Alessia e Vincenzo, le quattro vittime della strage di Licata. Lo dispone la Questura di Agrigento che ha autorizzato la sola benedizione delle salme.
La decisione arriva dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno preso parte diverse autorità, che si è svolta in Prefettura. Troppe tensioni e troppi rischi hanno impedito la celebrazione dei funerali nella forma pubblica dopo la tragedia di Contrada Safarello. Per l’occasione sarà predisposto un servizio d’ordine particolarmente rinforzato.

I funerali si svolgeranno oggi al cimitero di Licata dove potranno accedere solo 10 persone. In città sarà lutto cittadino, cosi come era stato comunicato dal sindaco Pino Galanti. Divieto anche per i funerali dell’assassino Angelo Tardino che si svolgeranno alla stessa maniera giovedi 3 Febbraio.

Eseguita l’autopsia sui corpi

L’autopsia potrebbe aiutare a chiarire anzitutto come si sono svolti i fatti, in che ordine cronologico e così cristallizzare la tragica scena della strage. Anche se gli inquirenti sono convinti di aver oramai già chiarito una buona fetta di quanto accaduto e del movente soprattutto. Si parla di una eredità contesa tra i due fratelli che continuavano ad avere dei litigi. Liti per la suddivisione della “roba” di famiglia, centinaia e centinaia di ettari di terreno dove vengono coltivati carciofi e primaticci in serra come zucchine e pomodori, andavano avanti da tempo, forse da anni. Un tarlo che si è insinuato nella mente di Angelo Tardino, arrivato a compere la strage.

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