Palermo, le mani della mafia sulle scommesse: cinque condanne

La Corte d’Appello di Palermo ha condannato a pene comprese tra i 4 e gli 11 anni di reclusione 5 dei 7 imputati al processo su infiltrazioni mafiose nel settore delle scommesse sportive istruito dalla Procura antimafia. Tre le assoluzioni. A 10 anni è stato condannato Salvatore Rubino, a 11 Francesco Paolo Maniscalco, a 9 Vincenzo Fiore, a 4 Girolamo Di Marzo, a 4 anni e 6 mesi Christian Tortora. Scagionati Elio e Maurizio Camilleri e Giovanni Castagnetta dall’imputazione di intestazione fittizia di un’agenzia di scommesse. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal favoreggiamento mafioso. Il processo, celebrato in abbreviato, è frutto di un’indagine della Guardia di Finanza che ha svelato gli interessi dei clan nel settore dei giochi e delle scommesse sportive, e le complicità di alcuni imprenditori che avrebbero riciclato i guadagni per conto dei boss. L’inchiesta ha determinato il al sequestro di attività economiche e beni per oltre 40 milioni.