A Bellolampo corsa contro il tempo per evitare l’emergenza, pressing per la terza vasca-bis

La Rap va in pressing sul Comune di Palermo per poter utilizzare la terza vasca-bis di Bellolampo. Quella iniziata ieri è una settimana decisiva. La discarica è satura, l’immondizia accatastata nei piazzali ha innescato lo scambio di fuoco di documenti ufficiali tra Regione e Rap. L’obiettivo è scongiurare una nuova emergenza rifiuti per le strade della città.

Sull’utilizzo della terza vasca-bis per abbancare i rifiuti ci sono anche gli occhi puntati del prefetto Giuseppe Forlani, che chiede costanti aggiornamenti. Per il via libera serve una delibera di giunta. Secondo il presidente di Rap, il via libera potrebbe arrivare nel corso di questa settimana “dando per scontato che il Comune abbia definito la transazione con l’ex Amia”, dice Caruso al Giornale di Sicilia.

Il piano per evitare l’emergenza

Gia, perché tutto ruota attorno all’area di questa vasca di pertinenza proprio dell’ex Amia e, durante la riunione col prefetto dei giorni scorsi, il Comune ha espresso la volontà di chiudere la partita nel giro di un paio di settimane. In termini di raccolta, poter contare sulla terza vasca-bis significherebbe avere a disposizione una capienza di 100 mila tonnellate che significherebbe far guadagnare alla Rap altri 3-4 mesi di autonomia. Nel frattempo, l’amministratore unico della partecipata punta a chiudere nel giro dei prossimi due-tre mesi un’altra partita, quella dell’utilizzo della quarta vasca esausta, come da promesse della Regione e avere autonomia per almeno 8 mesi.

A dicembre 2021 i lavori a Bellolampo per la predisposizione della vasca III bis. La Rap, società che svolge per conto del Comune di Palermo il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, aveva consegnato alla General Smontaggi Spa di Novara la commessa per un investimento da circa mezzo milione di euro.I lavori autorizzati dalla Regione consentivano nel frattempo l’abbancamento dei primi 98.000 metri cubi di rifiuti ancorché il progetto ne preveda 200 mila. Durante il cantiere e i successivi 3 mesi di esercizio della discarica, infatti, Rap doveva procedere con un secondo iter autorizzativo per la “Valutazione di Impatto Ambientale”. In questo modo si sperava di poter ottenere il rilascio del titolo abilitativo funzionale all’abbancamento di definitivi 300 mila tonnellate di rifiuti (circa un anno di abbancamento della cittadinanza palermitana). In questo modo si poteva attendere, senza problemi, il completamento della VII vasca e consentire anche alla Regione di poter disporre, nell’attuale emergenza, di un possibile “salvagente”.

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