“Montagna”, 11 assoluzioni definitive

La Procura Generale non ha proposto appello in Cassazione: definitive 11 assoluzioni, in abbreviato, nell’ambito dell’inchiesta antimafia nell’Agrigentino cosiddetta “Montagna”.

Lo scorso 13 luglio la Corte d’Appello di Palermo ha emesso sentenza: 34 condanne e 11 assoluzioni nell’ambito maxi inchiesta antimafia dei Carabinieri nell’Agrigento cosiddetta “Montagna”, che lunedì 22 gennaio del 2018, all’alba, tra Agrigento e provincia, è sfociata nella notifica di 56 mandati di cattura, travolgendo i presunti vertici dei mandamenti di Cosa Nostra agrigentini, tra Santa Elisabetta e Sciacca, 16 famiglie mafiose della provincia, e anche affiliati delle province di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania. Ebbene, adesso le 11 sentenze di assoluzione non sono state impugnate dalla Procura Generale, non è stata quindi investita la Cassazione, ovvero il terzo grado di giudizio, e quindi le assoluzioni sono definitive. Gli 11 scagionati, che sono stati giudicati in abbreviato come i 34 condannati, sono Adolfo Albanese di Caltavuturo, Giuseppe Blando di Favara, Vincenzo Mangiapane, nato nel 1954, di Cammarata, e Pasquale Fanara di Favara, arrestato perché ritenuto il capomafia della famiglia di Favara e assolto sia in primo che in secondo grado nonostante la Procura Generale ne avesse proposto la condanna a 20 anni di carcere. E poi Roberto Lampasona di Santa Elisabetta, Domenico Maniscalco di Sciacca, ritenuto il braccio destro del boss Totò Di Gangi, Angelo Giambrone di Santo Stefano di Quisquina, Vincenzo Spoto di Bivona, e Raffaele Fragapane di Santa Elisabetta, cugino di Francesco Fragapane figlio di Salvatore, al quale la condanna a 20 anni in primo grado è stata ridotta a 14 anni in Appello. E poi Giovanni Gattuso di Castronovo di Sicilia, e Pietro Stefano Reina di San Giovanni Gemini, imputato solo di scambio elettorale politico-mafioso. Lo scorso 13 dicembre innanzi alla prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, si è concluso il primo grado del processo ordinario “Montagna”. Sono stati inflitti 6 anni e 8 mesi di reclusione, e l’interdizione dai pubblici uffici, all’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa a fronte di un presunto scambio di favori e voti con la mafia locale. Poi 4 anni e 9 mesi a Salvatore Montalbano, 29 anni, di Favara. Sono stati assolti Giuseppe Scavetto, 51 anni, imputato di essere il capo della famiglia mafiosa di Casteltermini, Antonio Scorsone, 55 anni, di Favara, Calogero Principato, 30 anni, di Favara, e Domenico Lombardo, 30 anni, di Favara.

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