Perché Montante segnò nella sua agenda la morte di Emmanuello?

Un grande GRAZIE a INSICILIA TV e ad Angelo Di Natale, innanzitutto.

Una querela per Sbirromafia.

Una per la vignetta “puffa”.

Un’altra ancora per un post di risposta ad un linciaggio mediatico/politico. Infine, l’anonima minaccia “al kalashnikov” …

Sullo sfondo, l’attività di ricerca della verità, il diritto ad essere critici su episodi gravi che minano la salute e la democrazia della società e del territorio. Chi vuole l’omertà? Ormai il libro SBIRROMAFIA è inarrestabile. Giorno dopo giorno, conquista nuovi lettori, che mi scrivono, chiedendomi cos’ha sortito … Forse si aspettano l’attivazione della macchina statale della verità … La realtà, invece, sono le querele, le minacce. La regola vuole essere che chi non fa parte dei “legittimati’ a parlare sia escluso dal circuito della “grande” informazione. SBIRROMAFIA è l’unico libro, il solo documento, che denuncia forti perplessità sull’uccisione di Daniele Emmanuello, decimo tra i latitanti più ricercati in Italia e secondo in Sicilia, in quel periodo. Così, da un lato SBIRROMAFIA, dall’altro un quindicennale silenzio. “Una brutta storia” che dev’essere tenuta nascosta? Fino a quando? Fino alla fine del processo a Montante?

I cittadini sanno, sanno di aver avuto certa gente nei palazzi, i palazzi che richiedono assoluta fedeltà alla Nazione, alla Costituzione. Vedremo …

Emilio Tringali