Fava si dimette dall’Antimafia

 

Così come è stato a suo tempo per Nello Musumeci, così è adesso per Claudio Fava. Anche Fava, candidato alla presidenza della Regione, si è dimesso dalla presidenza della Commissione regionale antimafia per impegnarsi nelle primarie del centrosinistra. Il leader del movimento “Cento passi”, a margine dell’approvazione delle ultime due relazioni dell’Antimafia, tra l’Azienda siciliana trasporti e gli incendi che hanno devastato la Sicilia l’anno scorso, ha riepilogato che la Commissione, in quattro anni e mezzo, ha svolto 300 sedute, 600 audizioni, ha approvato due disegni di legge (codice etico e beni confiscati) ed effettuato 12 relazioni antimafia. E Fava ha dichiarato: “Mi considero soddisfatto del lavoro della Commissione. Questo lavoro non si sarebbe potuto effettuare se non si fossero realizzate alcune condizioni, tra cui il clima di assoluta responsabilità di tutti i commissari su temi scottanti. Le dimissioni sono una questione di opportunità e di rispetto istituzionale, essendo io come è noto impegnato nelle primarie della coalizione progressista. E’ un passo di lato che arriva al termine del più bello e proficuo periodo della mia esperienza politica, con un lavoro straordinario fatto da tutta la Commissione. Sottolineo il valore politico del voto unanime su tutte le relazioni. I temi su cui ci siamo cimentati non sono certo neutrali rispetto alla politica. Dai rifiuti alle partecipate, dalla sanità al cosiddetto ‘sistema Montante’. Eppure questo voto unanime è motivo di grande gratificazione perché è la prova dello spirito collaborativo e istituzionale che ha animato la Commissione in questi quattro anni”. Nel frattempo, dall’ultimo sondaggio “YouTrend” emerge un lieve vantaggio, se si votasse oggi per le elezioni Regionali, di un candidato generico del centrosinistra alleato col Movimento 5 Stelle (37,5%) su un candidato generico del centrodestra (36%). Tuttavia, se il candidato di centrodestra fosse il presidente uscente, Nello Musumeci, allora vincerebbe sia contro un candidato generico del centrosinistra, 40,7% a 34,%, sia contro i tre potenziali candidati del centrosinistra, ovvero Giancarlo Cancelleri (45,8% a 26,8%) Claudio Fava (43,3% a 32%) e Caterina Chinnici (39,7% a 35,5%). A livello di liste, a contendersi il primo posto sarebbero il Movimento 5 Stelle (23,6%) e una lista unica con Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima (23,1%).