Rifiuti fuori Sicilia, i professionisti dell’ambientalismo

Dalla Regione 50 milioni per sostenere le spese dei Comuni per trasferire i rifiuti fuori Sicilia. Trizzino: “Solo se sono virtuosi nella raccolta differenziata”.

In Sicilia, in attesa che siano installati i due termovalorizzatori oggetto di un apposito bando regionale, uno nella Sicilia occidentale e un altro nell’orientale, si è costretti, a fronte delle discariche sature, a trasferire i rifiuti non differenziabili fuori dalla Sicilia, in località dove vi sono i termovalorizzatori, e dove, quindi, saranno smaltiti i rifiuti dei siciliani producendo energia a vantaggio delle popolazioni fuori Sicilia. Invece i siciliani pagheranno di più la già carissima tassa sui rifiuti, spesso non giustificata dalla qualità del servizio, per sostenere i costi di trasferimento. Bene. Complimenti ai professionisti dell’ambientalismo, parafrasando Leonardo Sciascia. La Regione è a lavoro per istituire in Assessorato un fondo da 50 milioni di euro per sostenere i Comuni nelle spese di trasferimento. Ebbene, che siano sostenuti, e quindi premiati, solo i Comuni virtuosi, con elevate percentuali di raccolta differenziata. Ecco il fine di un emendamento alle Variazioni di bilancio già approvato in Commissione, di cui è primo firmatario Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente. L’emendamento è firmato anche da Stefania Campo, Stefano Zito, Giovanni Di Caro del gruppo 5 Stelle, e da Valentina Palmeri dei Verdi. Trizzino spiega: “I 50 milioni di euro non siano dispersi a pioggia nel mare di domande che, siamo certi, perverranno dai Comuni. Le risorse sono da assegnare ai Comuni che al momento dell’istanza di erogazione abbiano raggiunto una percentuale di differenziata non inferiore al 65%, e nella misura del 50% delle spese da sostenere per la spedizione o il conferimento. La percentuale sarà abbassata al 30% se la raccolta differenziata dovesse attestarsi fra il 40% e il 65%”.

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