Sequestrata ad Antonello Montante la sua villa di Serradifalco, compresa la ‘stanza della legalità’

La presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Andreina Occhipinti, ha disposto il sequestro giudiziario della villa di Antonello Montante, di contrada Altarello a Serradifalco, di proprietà del falso paladino dell’antimafia, condannato in appello, l’8 giugno scorso, ad 8 anni di reclusione, per associazione a delinquere, corruzione, accesso abusivo ai sistemi informatici dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia e spionaggio. La richiesta del sequestro preventivo dei beni del Montante è stata avanzata dal Comune di Caltanissetta, costituito parte civile nel primo dei due processi in corso, a suo carico.

Come è noto nella sua magione di Serradifalco il Montante teneva nascosti, dietro una libreria, i file ed i documenti segreti che utilizzava per ricattare e tenere sotto scacco chiunque, oltre che per imbastire delle calunniose azioni mediatico-giudiziarie.

Intanto per il 12 settembre prossimo continua, sempre a Caltanissetta, l’altro processo al ‘sistema Montante’, davanti alla Corte presieduta dal giudice Francesco D’Arrigo, che si celebra col rito ordinario ed in cui sono stati sottoposti a giudizio anche degli imputati eccellenti, quali l’ex presidente del Senato Renato Schifani e l’ex Comandante di Stato Maggiore dei Carabinieri, nonché ex Comandante dei Servizi Segreti Civili, Arturo Esposito.

Sempre il 12 settembre il Dott. D’Arrigo deciderà se accorpare a questo processo anche quello nuovo, il cosiddetto Montante bis, in cui sono coinvolti tra gli altri, oltre a Montante, l’ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, due ex assessori della sua Giunta, Mariella Lo Bello e Linda Vancheri, il delfino e successore di Montante alla presidenza di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro e la sindaca di Naro, Maria Grazia Elena Brandara.