Microtelefoni in carcere, indagati anche due agrigentini

La Procura di Bologna si appresta a notificare l’avviso di conclusione delle indagini a carico di 50 detenuti nel carcere locale della Dozza, al cui interno, avvalendosi anche della complicità di un’ avvocatessa, sono stati introdotti oltre 100 microtelefoni al fine di consentire ai numerosi esponenti della criminalità organizzata presenti di proseguire le proprie attività illecite. Tra i 50 vi sono anche due agrigentini: Antonino Chiazza, 53 anni, di Canicattì, arrestato e sotto processo nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Xydi”, e Carmelo Nicotra, 40 anni, di Favara, già condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” su una presunta faida favarese.