Il magistrato ha quindi aggiunto “oggi è anche peggio, non vengono fatte valere le responsabilità politiche neppure quando un reato è stato dimostrato e con condanne definitive”, per questo serve “una rivoluzione delle coscienze che scuota il torpore e rassegnazione in cui sembra sia caduto il Paese”, esortando i giovani “all’approfondimento e alla consapevolezza che non si può accettare che la politica venga condizionata dalla mafia. Me lo auguro prima da cittadino e poi da magistrato”.