Ospedale Agrigento, prosciolti il primario Ruoppolo e altri quattro medici

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, a fronte della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, ha invece disposto il non luogo a procedere, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, a favore di cinque medici in servizio all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, imputati di omicidio colposo in concorso a seguito della morte di Marianna Bellia, 63 anni, di Palma di Montechiaro, deceduta il 24 luglio del 2018. L’inchiesta è stata avviata a seguito di un esposto presentato dai figli della vittima.

Michele Ruoppolo

Alla luce di una nuova consulenza tecnico-peritale, lo stesso pubblico ministero, e poi il giudice, hanno condiviso le conclusioni della perizia stessa riconoscendo l’assoluta insussistenza di qualunque addebito a carico degli imputati, e hanno ritenuto di non dovere ulteriormente procedere nei confronti dei medici: Gabriele Iacona, 41 anni, urologo, Valeria Vinci, 43 anni, rianimatrice, Salvatore Butticè, 35 anni, urologo, Angelo Pizzo, 43 anni, urologo, e Michele Ruoppolo, 66 anni, primario di Urologia, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica. Pertanto si conclude l’iter giudiziario, protrattosi dal 2018, che ha sancito la piena correttezza professionale e l’esenzione da ogni responsabilità dei sanitari coinvolti.