Il sindaco di Giardinello, l’ex maresciallo Ciuro, il vigile urbano e il cambio di residenza

L’ex maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Dia Giuseppe Ciuro, coinvolto oggi nell’indagine per corruzione a carico dell’ex sindaco di Giardinello De Luca, e in passato condannato a 4 anni e 8 mesi per favoreggiamento alla mafia e al pagamento di 200 mila euro per le spese processuali e il mantenimento in carcere, chiese e ottenne dal tribunale di sorveglianza di non pagare la somma sostenendo di non avere le disponibilità economiche. La vicenda è entrata nell’inchiesta sul sindaco.

Secondo gli inquirenti, per non saldare il suo debito con lo Stato Ciuro avrebbe dichiarato di essere indigente e a tal fine avrebbe chiesto la residenza nel Comune di Giardinello utilizzando una abitazione del padre del sindaco per dimostrare di non avere un immobile di proprietà e per costituire u nuovo nucleo familiare a reddito zero. Ma la vicenda insospettì i carabinieri che aprirono una indagine accertando che l’abitazione indicata da Giuro come sua residenza era in realtà vuota.

Ciuro disse di vivere a Palermo presso l’abitazione della nuova compagna, fornendo per eventuali comunicazioni l’indirizzo dello studio dell’avvocato ed ex pm Antonio Ingroia a Roma dove, a suo dire, svolgeva l’attività di collaboratore. Ingroia e Ciuro si conoscono da anni: l’ex maresciallo lavorava in Procura con l’ex magistrato.