Si è spenta una luceBiagio Conte: sobria icona di vero esempio

Personale ma non troppo…

Nemmeno i siciliani abituati più a lodare che a fare hanno mancato di esprimere il proprio dispiacere per la scomparsa di fratello Biagio Conte, umile e concreto compagno dei bisognosi. Molto meno hanno espresso per Papa Benedetto XVI, rappresentante di una Chiesa ricca e potente, anche politicante.
La medaglia non sarebbe tale con una sola faccia…
Involontariamente, fratello Biagio ha ridotto il vuoto abissale che la moltitudine di religiosi non riesce a colmare, distratta com’è dall’egoismo e dal culto della visibilità. Questa moltitudine, sia che rivesta un ruolo pubblico sia da privata, non ritiene di occuparsi seriamente di chi soffre fuori dalla propria casa. Sa dove esibire la religiosità, ma non sempre come attivare la solidarietà.
Tuttavia, al di fuori dei clamori, stanno tante silenziose sorgenti di bene che vengono inghiottite dall’oceano del male. Ingrossiamole, facendole fluire dove c’è arsura, sete di vita! Usiamole per fronteggiare la tendenza verso la violenza che non è certo parente della fratellanza. Colmiamo, come ha fatto fratello Biagio, quell’abisso di povertà palermitana a cui il vero Religioso ha ridato dignità, pane, tetto.
Papa Benedetto, invece, è stato un Pontefice più di nome che di fatto…, imbrattato da quel lussuoso porporato da mille scheletri negli armadi e nella storia. La sua teologia tecnica, a mio avviso, non è entrata totalmente nel cuore dei credenti, non li ha fatti convibrare, sarà dimenticato anche se la Chiesa lo farà Santo.
Se adesso mi è concesso scendere brevemente sul privato, posso chiarire meglio la mia posizione: non avrei affidato l’anima soltanto alla mia coscienza se un maggior numero di veri cristiani fossero autentici, coerenti, degni di questa classificazione. Cari lettori, prendete con le pinze quanto ho scritto, non datemi credito come io non ne dò nemmeno allo sfogo di un paio di amici sacerdoti che mi hanno detto: «Preferirei vedere cento “diavoli” come te in parrocchia…».
Fratello Biagio, so che non ci incontreremo lassù, il mio sarà un altro reparto. Comunque andrà, per me sei già Santo, se ti può confortare l’opinione di un diavolo! Pace a te e a quanti altri possibile.

Ignazio Maiorana