Incontro a Roma promosso in collaborazione con Parlamento e Commissione Europea

Sanità, convegno Aidr: patto nazionale per interoperabilità fascicolo
sanitario

Sottosegretario Gemmato: grazie al PNRR può diventare strumento
essenziale per sistema sanitario

Roma, 25 gennaio – “L’interoperabilità del fascicolo sanitario è
essenziale per rendere realmente operativo l’utilizzo di questo
strumento di supporto per sanitari e pazienti in tutto lo Stivale.
Necessaria una piattaforma che consenta il dialogo da regione a
regione.” Questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Il
Fascicolo Sanitario nel Lazio, tra analisi dello stato d’arte e
iniziative future” promosso dall’associazione Aidr in collaborazione
con la Commissione e il Parlamento Europeo, nello Spazio Europa
Experience – David Sassoli della Commissione e del Parlamento Europeo.
Un’occasione di confronto tra professionisti, manager e istituzioni
per valutare questo importantissimo strumento di supporto per
cittadini e sanitari.
“Il fascicolo sanitario – ha detto in apertura di convegno il
sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato – può e
deve diventare strumento essenziale della sanità digitale, grazie
anche alla misura 6 del PNRR.”
“Sul fascicolo sanitario elettronico, c’è bisogno di un decisivo
cambio di passo, soprattutto nella Regione Lazio decisamente indietro
in questo settore – ha evidenziato nel suo intervento Chiara Colosimo,
Segretario di Presidenza Camera dei deputati. Va promossa la sinergia
tra medici di base e sistema ospedaliero del territorio anche
attraverso una piattaforma centralizzata e informatica regionale di
prenotazione per la diagnostica e l’ospedalizzazione”.
“L’innovazione tecnologica in medicina è fondamentale – ha
sottolineato nel corso del suo intervento il dottor Matteo Bassetti,
direttore Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San
Martino di Genova. Durante i mesi della pandemia, i sistemi che
abbiamo sperimentato, ci hanno consentito di gestire in maniera più
efficiente gli accessi in struttura. Il fascicolo elettronico ovvero
la possibilità per il cittadino di avere tutta la sua storia clinica,
di esami del sangue, di esami radiologici, di interventi chirurgici,
di vaccinazioni e di altre cose attinenti la salute in un microchip o
in una nuvola virtuale aiuterebbe molto noi medici nella
semplificazione e in una maggior appropriatezza di cure. Permetterebbe
anche di evitare ripetizioni di esami inutili che attualmente
ingolfano e allungano le liste d’attesa.”
“Condivido la necessità di introdurre e implementare strumenti volti
ad agevolare lo sviluppo di servizi sanitari digitali offerti ai
cittadini, evidenziando come sia doveroso che, nella loro
realizzazione, vengano rispettati i diritti fondamentali delle persone
– ha sottolineato Cristiana Luciani, avvocato e funzionario Garante
privacy. La corretta attuazione della disciplina di protezione dei
dati, con particolare riferimento alle questioni connesse al rispetto
dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità degli
interessati in occasione dell’utilizzo dei sistemi informativi in
ambito sanitario può avvenire solo in un’ottica di bilanciamento tra
diritti costituzionalmente garantiti”.
La nuova architettura del FSE 2.0 sviluppata da Sogei rappresenta
un’opportunità unica per favorire una trasformazione digitale in
sanità non solo in termini di intoperabilità semantica che consenta
portabilità interregionale ma anche nell’ottica di supportare le
regioni nello sviluppo di nuovi servizi digitali vicini agli assistiti
e consentire analisi predittive dei dati sanitari – ha evidenziato
Maurizio Stumbo – Direttore Nuove Iniziative e CEO Office SOGEI”.
“Già da domani – ha evidenziato Andrea Bisciglia – cardiologo PO San
Filippo Neri di Roma e Responsabile Osservatorio Sanità Digitale AIDR,
la nostra associazione si farà promotrice di un tavolo per la firma di
un patto che renda interoperabile il fascicolo sanitario elettronico”.
“Il vero problema oggi è che nonostante il fascicolo sanitario
elettronico sia ormai realtà in tutte le regioni, manca una
piattaforma che consenta di far dialogare questi strumenti in
qualsiasi punto dello Stivale – ha sottolineato il presidente di Aidr
Mauro Nicastri. Oggi – ha aggiunto – abbiamo voluto sottoporre alle
autorità presenti un patto per lavorare di concerto per garantire
l’interoperabilità del fascicolo elettronico, dalla Lombardia alla
Calabria.”
Il convegno, moderato dalla responsabile relazioni Istituzionali di
Aidr Rosangela Cesareo, ha visto la partecipazione di Fabrizio Spada,
direttore delle Relazioni Istituzionali del Parlamento Europeo in
Italia, Manuela Conte, Capo Ufficio Stampa della Commissione europea
in Italia, per i saluti istituzionali. Sono intervenuti inoltre:
Marilena Mangiardi, neurologo AO San Camillo Forlanini di Roma e
componente Osservatorio Sanità Digitale AIDR, Nicola Mangia, Italy
Public Sector General Manager e AE MIMS DXC Technology Italia, Eugenio
Talarico, Business Unit Manager – Medical Informatics – Fujifilm
Italia S.p.A., Antonio Delli Gatti, Healthcare Director- Engineering e
Francesco Rocca, già presidente della CRI e candidato a Presidente
della Regione Lazio. L’evento è stato realizzato grazie alla
partecipazione dei partner tecnologici di Aidr: DXC Technology Italia,
Fujifilm Italia S.p.A, Engineering. All’iniziativa sono stati invitati
tutti i candidati alla presidenza della Regione Lazio.