Bravi (PdF): “All’anagrafe di Chieri è importante rispettare la legge

“Registrare all’anagrafe dei bambini riportando come genitori due persone dello stesso sesso è chiaramente contro la legge vigente, oltre che contro la verità biologica – dichiara Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia di Torino – per cui censuriamo con forza la decisione del sindaco di Chieri e di alcuni sindaci del Chierese che intendono così facendo ‘forzare’ i parlamentari ad effettuare modifiche legislative prendendosi la libertà di disobbedire alla norma in vigore: un comportamento inaccettabile e insostenibile”.

“È noto – specifica Bravi – che questi bambini per cui si chiede l’iscrizione all’anagrafe sonofrutto di pratiche che nel nostro Paese sono illegali e sanzionate con pesanti condanne. In molti casi tali bambini sono ottenuti mediante la pratica del cosiddetto ”utero in affitto”, pratica che schiavizza una donna in condizione di bisogno e comporta per il bambino da essa portato in grembo la deliberata privazione della madre, che al momento del parto viene staccata per sempre dal neonato portato in grembo per nove mesi: indegna negazione – per scopo di lucro – d’un legame biologico e umano fondamentale!”

Siamo quindi al fianco di Luigi Furgiuele, Consigliere comunale di Chieri – conclude Bravi – in questa battaglia per la verità ed i diritti dei bambini e della Famiglia in quanto istituzione riconosciuta dalla Costituzione come fondata sul matrimonio (e non sulle unioni civili). E ci auguriamo di poter condividere con lui altre iniziative a sostegno dei valori della vita, la famiglia e la libertà educativa”.