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Morto un carabiniere di 52 anni morso dal ragno “violino”

A Palermo, all’ospedale “Cervello”, è morto, vittima del morso di un ragno “violino”, un carabiniere di 52 anni, Franco Aiello, a lavoro nel servizio scorte del Tribunale. Domenica 7 luglio, intento ad opere di giardinaggio a casa sua, Aiello si è accorto di un arrossamento alla caviglia. Mercoledì è stato ricoverato in ospedale. E’ deceduto durante la notte tra venerdì e sabato. Il ragno “violino”, per una macchia simile allo strumento musicale, è uno dei ragni italiani più velenosi. Inizialmente è asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Nelle ore successive al morso di ragno compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell’arco delle 48-72 ore successive si necrotizza ulcerandosi. Oltre all’iniezione del veleno, il ragno “violino” con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi (ovvero microrganismi che vivono in assenza di ossigeno), che proliferano e complicano il decorso della lesione. La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.

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