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I TESORI D’ITALIA IN MOSTRA A VILLA AUREA DI AGRIGENTO

Testo- foto e filmato di Diego Romeo

Una grande mostra che si articolerà in 3 diversi allestimenti è stata inaugurata a Villa Aurea dal direttore del parco Roberto Sciarratta e da Vittorio Sgarbi. Sono “I tesori d’Italia. I grandi capolavori dell’arte.”, aperti al pubblico fino al 31 dicembre 2025 e rappresentano una selezione delle opere più importanti della storia artistica del nostro Paese. L’evento, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, è organizzato e promosso dal Parco e dal Consorzio Progetto Museo, con il patrocinio del Ministero della Cultura e delle istituzioni regionali. La mostra, che esalta la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia oltre che Patrimonio Unesco, si articola in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno dipinti e sculture provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private. In questa prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, protagoniste sono le opere di: Domenico Cagini (Sicilia), Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta). Nel suo complesso, quindi, l’esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali. La filosofia del progetto troverà, poi, piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l’esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d’Intesa siglato tra le parti.

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