ANCHE AD AGRIGENTO IN CERCA DELLA VERITA’ “NESSUNO TOCCHI CAINO”!!!
di Paolo Cilona
Scomodando e parafrasando Flaiano constatiamo che “la situazione non e’ seria ma nemmeno grave”. Un giornalista lancia sul suo giornale la notizia che vogliono indagare Arianna Meloni. Apriti cielo. Un fulmine in piena estate. In difesa della sorella del capo del governo esplode una mobilitazione popolare di organismi partitici o affiancatori di partiti che sfruttano ogni avvenimento per tradurlo in politica spicciola per il giuoco dei propri interessi. Quale bene potrà ricavare il Paese dal sistematico inquinamento dell’opinione pubblica, dalla sfiducia diffusa contro la magistratura? E’ lecito intimidire e condizionare la giustizia con campagne di stampa che stravolgono e offendono le norme più elementari della vita civile? A mio modo di pensare il signor Sallusti ha il dovere di giustificare la fonte della notizia che ha creato un allarmismo ad hoc stante e che la Procura di Roma ha fatto sapere che non c’è alcuna indagine aperta nei confronti della sorella della premier, Arianna Meloni, e nemmeno esposti che potrebbero attivarla. Allora la gente si chiede il motivo che ha indotto il direttore del giornale ad accendere un falò in piena estate. Volenti o nolenti il caso sarà a giorni ampiamente affrontato e discusso al Senato. In quella sede istituzionale si assistera’ ad un confronto serrato tra due temi: ossessione da parte di chi governa o del giornalista che ama fare lo scoop ?