AgrigentoPrimo Piano

IN UNA NOTA STAMPA IL CODACONS CHIEDE IL COMMISSARIAMENTO DI “CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025”

 

In un documento diffuso oggi, il responsabileRegionale Dipartimento Trasparenza Enti LocaliGiuseppe DI ROSA afferma : “PNRR ad Agrigento: inefficienze e sospetti di infiltrazioni nella gestione dei fondi pubblici. Serve un’ispezione ministeriale e il commissariamento di Capitale Italiana della Cultura 2025

La gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da parte del Comune di Agrigento è stata pesantemente criticata dalla Corte dei Conti, che ha evidenziato gravi lacune nella trasparenza e nell’avanzamento dei progetti. Solo il 30% dei cronoprogrammi risulta chiaro, mentre il restante 70% rimane avvolto da un’opacità che mette a rischio oltre 40 milioni di euro di finanziamenti. Queste criticità, unite agli allarmi già lanciati in passato dal Codacons, fanno emergere uno scenario allarmante, amplificato dai recenti sviluppi giudiziari legati all’ex capo di gabinetto e dirigente Gaetano Di Giovanni.

La denuncia del Codacons e l’arresto di Gaetano Di Giovanni

Il Codacons, attraverso il responsabile regionale Giuseppe Di Rosa, aveva già segnalato nel 2022 e successivamente nel 2024 possibili infiltrazioni nella gestione amministrativa del Comune di Agrigento. Le accuse trovano oggi conferma con l’arresto di Gaetano Di Giovanni, accusato di gravi reati che includono abuso d’ufficio e corruzione. “Avevamo ragione nel denunciare che ogni incarico sembrava essere legato a metodi mafiosi e a commistioni discutibili. Ora è tutto alla luce del sole,” afferma Di Rosa nella nota stampa dell’aprile del 2024, in cui si richiedeva formalmente lo scioglimento del Comune per infiltrazioni.

PNRR: opportunità sprecata?

La Corte dei Conti ha evidenziato come il Comune di Agrigento non abbia aggiornato la piattaforma Regis, necessaria per monitorare l’avanzamento dei progetti finanziati dal PNRR. Questo ha impedito una valutazione chiara sullo stato delle opere e ha messo in luce gravi ritardi nei pagamenti. Solo il 4% dei fondi è stato effettivamente utilizzato, lasciando la maggior parte delle risorse inutilizzate o bloccate da inefficienze amministrative.

Tra i progetti contestati spicca la costruzione della Villa del Sole, realizzata senza il nulla osta della Soprintendenza, un fatto che il Codacons ha definito emblematico della mancanza di trasparenza e legalità nella gestione.

Capitale Italiana della Cultura 2025: spese pazze e ritardi ingiustificati

Ad oggi, Agrigento, nominata Capitale Italiana della Cultura 2025, si presenta con un ritardo inaccettabile nella programmazione delle manifestazioni. Non esiste ancora un calendario ufficiale degli eventi, nonostante siano stati spesi già 4 milioni di euro per la promozione. Inoltre, a pochi giorni dal 2025, è stato cambiato il logo ufficiale, vanificando gli investimenti precedenti in termini di branding e comunicazione. Il Codacons sottolinea che questi ritardi e queste spese immotivate rappresentano una chiara mancanza di programmazione e gestione.

Richiesta di scioglimento del Comune e commissariamento di Capitale Italiana della Cultura 2025

Nell’aprile del 2024, il Codacons aveva già richiesto al Ministero dell’Interno lo scioglimento del Comune di Agrigento per infiltrazioni mafiose, un provvedimento che Di Rosa considera ormai imprescindibile. A questa richiesta si aggiunge ora la necessità di commissariare immediatamente la gestione di Capitale Italiana della Cultura 2025. “Altri comuni sono stati sciolti per molto meno,” afferma nella nota stampa. “Agrigento non può continuare a essere amministrata con commistioni che ledono la trasparenza e il rispetto delle regole.”

La necessità di interventi urgenti

L’incapacità dell’amministrazione comunale di gestire i fondi del PNRR e di organizzare efficacemente gli eventi legati a Capitale Italiana della Cultura 2025 non è solo una questione di inefficienza, ma solleva gravi interrogativi sulla possibilità che risorse destinate al rilancio della città possano essere dirottate o sprecate. In questo contesto, il Codacons chiede l’intervento immediato delle autorità competenti per garantire che i fondi siano utilizzati correttamente e che Agrigento possa davvero beneficiare di questa opportunità unica.

Lettera inviata alle autorità

Il Codacons, nel ribadire le sue richieste, ha inviato una lettera ufficiale al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Interno, al Ministro della Cultura, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore alla Cultura della Regione Siciliana e al Prefetto di Agrigento. In questa lettera, è stato richiesto un incontro ufficiale con il Prefetto per discutere le preoccupazioni relative alla gestione dei fondi pubblici e per porgere un caloroso benvenuto al nuovo rappresentante del Governo nella provincia. Il Codacons sottolinea il proprio impegno come associazione nazionale più presente sul territorio, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e promuovere una gestione trasparente e responsabile.

Conclusione

Agrigento ha davanti a sé un’occasione unica per dimostrare il proprio valore culturale e amministrativo, ma è necessario intervenire con urgenza per evitare che questa opportunità si trasformi in un ulteriore esempio di inefficienza e mala gestione. Il Codacons continuerà a vigilare e a denunciare ogni irregolarità, con l’obiettivo di garantire trasparenza e legalità nella gestione dei fondi pubblici e privati, affinché non siano sprecati o utilizzati per interessi particolari”.

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