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Notizie

Il Ministro Luigi Di Maio,
"l'incompetente, dicono".
In questo video SUPERA i suoi stessi RECORD di CHIAREZZA E COMPETENZA.
PER DIRLA IN UNA PAROLA: SEI UN "MOSTRO DI BRAVURA".
Avversari, fatevene una ragione.

-7:38
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Pubblicato da Luigi Di Maio
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Luigi Di Maio era in diretta.

Ciao a tutti, questo è un videomessaggio per tutti i cittadini italiani ed europei.
In questi giorni sono tutti concentrati sulla manovra del popolo. Ne parlan...o tutti e quasi sempre a sproposito. Anche oggi si parla di allarme rating, di conti che non tornano, di errori nel def, di stop di Mattarella, di patrimoniali, di crepe nel governo. Tutte balle! Si inventano di tutto, ma non raccontano cosa c’è veramente dentro e chi beneficia di quello che sarà stabilito nella legge di bilancio, che per intenderci è la legge che definisce come saranno spesi i vostri soldi da parte dello Stato. Sono giorni importanti. Vi rubo solo pochi minuti per raccontarvi quello che stiamo facendo e quello che vogliamo fare per tutti gli italiani. Collegatevi alla diretta!

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Grazie di avermi accettata sono una fan di Fusaro
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Massimo Cerrone Non dovete essere fan di Fusaro, .ma fan di voi stessi e del vostro Paese che ha davvero bisogno di rinforzi.E poi aggiungo ALLA GRANDE Diegu,' mantieni il fronte sempre.
Gestire
aristocraziaduracruxiana.wordpress.com
E’ grottesco dover spiegare un meccanismo mistificatorio così semplice e intuitivo, ma qua siamo ragazzi di buona volontà e lo facciamo volentieri anche per i più riottosi al comprendonio. L’…
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"Si tratta di UNA delle mosse chiave che abbiamo indicato per aggirare la speculazione internazionale, lo spread e i giudizi delle agenzie di rating che puntano a screditare la solidità del sistema Italia.

Non basta ma è un inizio. Nei prossimi giorni insieme a Guido e con il supporto di Byoblu pubblicheremo articoli e interviste mirate per espandere i punti chiave della nostra manovra di messa in sicurezza della finanza pubblica italiana e degli interessi delle famiglie e de...lle aziende italiane.

Il momento è solenne. Se questo Governo avrà il coraggio di andare fino in fondo smascherando il trucco del debito pubblico cadrà l'intera menzogna dell'austerità e con essa i partigiani dell'establishment.

Faranno di tutto per fermarci."

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Alberto MicalizziSegui

ALZARE GLI SCUDI

Grazie alla credibilità costruita da Claudio Messora nel corso degli anni attraverso il canale “Byoblu”, e ad un lavoro di squadra che porto av...anti da lungo tempo con Guido Grossi - e di recente con Marco Cattaneo - oggi il Corriere della Sera ha dato risalto alla notizia che negli ambienti governativi sta rimbalzando la nostra proposta di sostituire debito pubblico verso residenti esteri con debito pubblico rivolto al mercato domestico ed ai risparmiatori italiani.

Si tratta di UNA delle mosse chiave che abbiamo indicato per aggirare la speculazione internazionale, lo spread e i giudizi delle agenzie di rating che puntano a screditare la solidità del sistema Italia.

Non basta ma è un inizio. Nei prossimi giorni insieme a Guido e con il supporto di Byoblu pubblicheremo articoli e interviste mirate per espandere i punti chiave della nostra manovra di messa in sicurezza della finanza pubblica italiana e degli interessi delle famiglie e delle aziende italiane.

Il momento è solenne. Se questo Governo avrà il coraggio di andare fino in fondo smascherando il trucco del debito pubblico cadrà l'intera menzogna dell'austerità e con essa i partigiani dell'establishment.

Faranno di tutto per fermarci.

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-25:17
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Pubblicato da Matteo Salvini
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Matteo Salvini era in diretta.

Lavoro, tasse, pensioni, sicurezza: burocrati e professoroni contro il governo ma noi tiriamo dritto! #primagliitaliani
In diretta dai tetti di Roma.

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Questa sinistra, tutta la sinistra, nelle sue varie anime, mi ha stancato.
E credo non solo me.
Quattro gatti che litigano come… cani e gatti!

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Francesco Pastore Come quei socialisti e comunisti che litigando favorirono l'ascesa del fascismo
Gestire

Scorrevole e di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori, il libro oltre a considerazioni squisitamente di carattere economico, evidenzia fatti e r...iferimenti di carattere storico. Inoltre, in alcuni tratti salienti, l'autore si lascia andare raccontando esperienze personali relative alla propria vita da studente universitario. #Stanza101

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stanza101.org
Il libro. L'uomo e il Denaro: alla ricerca della VeritàVisite: 2di Francesco Marrara - Pubblicato nell'ottobre 2015 dalle "Edizioni Sì", "L 'Uomo e il Denaro: alla ricerca della Verità", è la prima fatica del giovane economista palermitano Fabiuccio Maggiore. Blogger e conferenziere, da anni si ...
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La questione di fondo è che si pensa di risolvere il problema camorra eludendo il passaggio repressivo e “solo” attraverso le pur giuste e dovute politiche sociali e culturali, le quali però sono una soluzione a medio-lungo termine. In realtà Napoli e Caserta hanno bisogno di un intervento in grande stile, qualcosa che resti negli annali del meridione d’Italia – tipo la lotta al brigantaggio, senza entrarne nel merito. Qualcosa che ricordi la durezza del prefetto Mori, la sol...erzia investigativa di Falcone e Borsellino, e che faccia meravigliare i famigerati sindaci sceriffo del Nord-Est. [...]
In tutto ci sono un centinaio di migliaia di elementi che vivono di Camorra, racket, prostituzione, spaccio e traffico di droga, omicidi, furti, scippi, rapine, parcheggi abusivi ecc.: una tigre di carta avrebbe detto qualcuno! Mai come ora, con le cosiddette “politiche sulla sicurezza” cavallo di battaglia del Ministro degli Interni, sarebbe il caso di intraprendere un piano “straordinario”, che sfrutti al massimo le leggi attuali ma che non eviti nel caso di chiederne altre, anche non in accordo con la legislazione “liberale”. (di Roberto Siconolfi...continua a leggere cliccando sul link)

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oltrelalinea.news
La questione meridionale, e più precisamente della città di Napoli, è tra le più spinose da affrontare sia per portata storica che per difficoltà. Mai come ora Napoli ha come sindaco uno dei massim…
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Ai diktat della finanza internazionale FI e PD e i loro giornali seguono la voce del padrone l’ennesima prova di ipocrisia
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QUALE CULTURA PER QUALE CAMBIAMENTO IN QUALE DIREZIONE ?

Viviamo in un'epoca in cui quasi tutto può essere mercificato, comprato e venduto, dove il pensiero neo-liberista dominante cerca attraverso ogni mezzo di omologare la nostra vita insieme ai mercati e ai valori di mercato che tentano di governarci.
Oggi abbiamo una grande occasione; provare a mettere al centro la persona all'interno della comunità e rimuovere gli ostacoli, questo è il compito della politica e del M5S, ...questo è la rivoluzione pacifica culturale: ascoltare le emozioni e diminuire le distanze nella società.

"La valorizzazione della persona e la possibilità di dare ad ogni persona quelle opportunità che le condizioni di partenza non potrebbero darle". L'articolo 3 della costituzione italiana.

QUESTA E' LA DEMOCRAZIA QUESTA E' LA RIVOLUZIONE PACIFICA QUESTA E' LA DIREZIONE

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L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta e spazio al chiuso
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L'immagine può contenere: una o più persone, folla, cielo e spazio all'aperto
Ministero dell'Amore

I FANNULLONI CHE ODIANO I POVERI

“Perché i mendicanti sono disprezzati? Io credo che dipenda semplicemente dal fatto che non riescono a guadagnare abbastanza pe...r vivere decorosamente. In pratica a nessuno importa se un lavoro è utile o inutile, produttivo o parassitico; l’unica cosa richiesta è che sia redditizio […] Il denaro è diventato il banco di prova del valore. In questa prova i mendicanti falliscono, e per questo sono disprezzati. Se si potessero guadagnare dieci sterline alla settimana con l’assiduo accattonaggio, immediatamente l’accattonaggio diventerebbe una professione rispettabile.”

Venticinque anni dopo la dissoluzione giudiziaria della Prima Repubblica (https://miniamorblog.wordpress.com/…/dallo-stato-allo-spat…/) il neonato governo a trazione M5S-Lega, frutto della mera conta del voto che appartiene al popolo e non ai sodalizi finanziari, ha emanato il suo Documento di Economia e Finanza, che con orizzonte 2021 dovrebbe addirittura portare ad una riduzione del rapporto debito/Pil, numerino che negli ultimi venticinque anni di politiche ultraliberiste ha subito una spettacolare impennata degna di un motomondiale.

Se il pacchetto di misure finanziarie riuscirà o meno nell’intento di far rinascere la Fenice Italia dalle proprie ceneri non è dato saperlo qui al #MinisterodellAmore, quello che ci sta a cuore è però tutt’altro: l’ebollizione dell’odio nei substrati politici della classe dominante, da riversare tanto a litro (no, non stiamo pensando a Junker) sulle bocche disidratate di coloro che sono i beneficiari di questa #Manovra economica, la cui gittata se è vero che va a favorire i proprietari di una (piccola) impresa con la flat tax al 15% , dall’altra va a ridare dignità e speranza agli ultimi. Coloro che, come ci ha raccontato #Orwell nella sua letteratura, in una società in cui i rapporti sociali sono fondati sul denaro, rappresentano quella fetta sempre troppo larga di poveri. Poveri prima di denaro e poi di spirito. Lo scopo di una tale manovra non è d’altronde codesto? Riabilitandoli al marginale utilizzo del denaro, tramite anche l’obbligo di mettere piede in un centro per l’impiego, ci si prodiga legiferando a rianimare lo spirito di queste persone, la cui unica colpa è non essere nati con la camicia.

Ciò che inquieta dunque non sono gli zero-virgola di sforamento del deficit, già avallati tra l’altro ai precedenti governi nominati e rimpastati dal grande capitalismo transnazionale, o l’uomo nero-rosso-giallo rispondente al nome di #Spread, tantomeno l’ammontare del debito pubblico visto che il leader della corsa è nientemeno che l’evoluto Giappone. Quello che davvero inquieta è la composizione scomposta di tutte le frange reazionarie di ciò che usualmente si identifica con “sinistra”, se non altro perché ne espone i vessilli, che ritualmente adopera i suoi #dueminutidiodio per andare non più contro il governo, ma contro coloro che sostengono il governo. In altre parole, contro i poveri. La “sinistra”, o chi si fregia del suo passato dopo avergli lanciato un’OPA, che manifesta, urla, sbraita, spacca, denigra ed uccide coloro che dovrebbero essere i suoi figli legittimi, quegli uomini e quelle donne vittime della desertificazione culturale, sociale e patrimoniale. Quei ragazzi e quelle ragazze vittime della delinquenza comune e della microcriminalità. Quegli stranieri che decidono di fare dell’Italia e del suo Stato sociale la loro nuova casa.

A corredo di questa armata brancaleone che abbraccia partiti di opposizione, burocrati, sindacati, intellettuali e sedicenti antagonisti vari c’è anche una neolingua ed un neosimbolismo tutto proprio, che trasforma senza troppi fronzoli i “disoccupati” in “fannulloni”, i “poveri” in “parassiti”, i “pensionati” in “privilegiati”, gli “investimenti sulla persona” in “sprechi” e procede impavida a costruire identità, dandogli vera e propria parvenza fisica, allo “spread”, ai “mercati”, ai “capitali”, al “debito”, come se questi fantasmi fossero degli autentici soggetti in carne ed ossa di cui prendersi cura alla stregua del vicino di casa o del familiare che ha perso il lavoro, o che lavora a fronte di una paga miserabile. Il motivo di cotanto amore per persone di fantasia è presto spiegato: dovendo profondere tutte le energie alla loro salvaguardia, non vi è poi il tempo necessario per prodigarsi verso persone realmente esistenti, quelle che hanno bisogno di una coperta, di un pasto caldo, di una casa, di cure sanitarie, di istruzione scolastica, di un lavoro, di una famiglia e, perché no, anche di un reddito.

Negando i basilari diritti umani, vien da sé che vengono poi erosi anche quelli sociali. Considerato che ciò è sotto gli occhi di tutti, anche dei più stolti, non resta che compiere l’ultima perversione linguistica per legittimare questa scuola di pensiero: i veri fannulloni, ovvero l’accozzaglia che critica una misura mai presa prima d’ora in Italia a tutela dei più deboli, diventano gli illuminati detentori della ricetta della ricchezza, mentre i destinatari del provvedimento noto come “reddito di cittadinanza“, che non sono la causa ma l’effetto della povertà, devono a loro volta passare alla storia come i fannulloni che non sono. Il messaggio, essendo i media in mano a comitati d’affari e non a professionisti dell’informazione, è così confezionato e pronto alla distribuzione.

Fanno amaramente sorridere il segretario del PD Maurizio Martina (http://www.tgcom24.mediaset.it/…/def-martina-pd-manovra-pro…) o la segretaria della CGIL Susanna Camusso (http://www.ansa.it/…/-camusso-def-non-mi-piace-probabile-un…) quando chiamano alla mobilitazione contro la Manovra del governo, asserendo che la stessa non crei lavoro. Loro, che con le loro politiche di specchio riflesso e di ammiccamento alla svendita del patrimonio industriale italiano non solo non hanno mai creato lavoro, ma lo hanno distrutto, il lavoro. Loro che criticano l’assistenzialismo statale dopo aver impacchettato lo Stato sigillando le poltrone strategiche ai loro scudieri. Loro che pretendono investimenti quando hanno incentivato qualsiasi forma di delocalizzazione, di dumping salariale, di concorrenza sleale e di fuga di giovani italiani all’estero, trattenendo sul posto di lavoro donne e uomini in senilità che avrebbero il sacrosanto diritto di godersi la pensione (https://miniamorblog.wordpress.com/…/inps-files-casi-irris…/) e lasciare spazio ad un dignitoso turn over che è tra l’altro il fiore all’occhiello di questa manovra governativa. Loro che dovrebbero essere i referenti della società civile e giammai di quella dei capitali.

Il dado è tratto. Odiare i poveri ed implementare la loro condizione di marginalità è l’ultima disperata strategia di questo esercito di fannulloni autocertificatisi democratici ed alternativi al governo ed ai fascismi. L’ultima “chanson” da suonare ad un pubblico che non capisce più la loro lingua e non li riconosce più come interlocutori. L’ultimo grido di battaglia di politicanti sfrattati la cui unica giustizia sociale è ora impedire che il governo faccia ulteriore spesa pubblica per aiutare i suoi cittadini indigenti. In fondo, vista dalla loro condizione privilegiata, per dirla con Nietzsche, sarebbe “umano, troppo umano”.

“I mendicanti non lavorano, si dice; ma poi, che cos’è il lavoro? Lo sterratore lavora brandendo il piccone, il contabile lavora sommando cifre; il mendicante lavora stando in piedi all’aperto col bello e col cattivo tempo e facendosi venire le vene varicose, bronchite cronica eccetera. E’ un mestiere come tutti gli altri; del tutto inutile, naturalmente, ma in fondo molti mestieri onorati sono del tutto inutili […] Lui è onesto in confronto a chi vende gran parte delle specialità farmaceutiche, di pensiero elevato in confronto al proprietario di un giornale della Domenica, amabile in confronto a chi vende merce a rate: insomma, è un parassita, ma un parassita abbastanza innocuo. Raramente estorce alla collettività più dell’indispensabile per non morire.”

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Marzà Agatino

"RENZI, IL PIÙ AMATO DEGLI ITALIANI"
😅 😅 😅 😅 😅
Un tizio telefona alla segreteria del Parlamento: "Vorrei parlare con il presidente del consiglio "RENZI".
Il... segretario molto gentilmente gli risponde: guardi che Renzi non è più il presidente del consiglio, se ci vuole parlare deve chiamarlo direttamente a casa sua.
Secondo giorno lo stesso tizio richiama e chiede ancora di parlare con il presidente del consiglio "RENZI", alché il segretario lo riconosce e gli dice di nuovo che non può farlo perchè Renzi non è più Presidente del Consiglio.
Terzo e quarto giorno stessa storia, finchè all'ennesima richiesta di parlare con Renzi il segretario si infuria e gli grida: "Basta, l'ha capito o no che Renzi non è più il presidente del consiglio??" E il tizio: "SI SI..... MA MI PIACE TANTO SENTIRMELO DIRE!!!! "

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"Forse con questo articolo (uscito il 7 ott. su Il Piccolo di Trieste) la giornalista cerca o forse spera di condizionare in qualche modo anche un processo che è ancora in corso nei confronti del comune di Trieste.

Ma la signora Laura Tonero dimentica di scrivere molte cose, dimentica che non c'è solo un processo in corso, ma c'è anche un prefetto e un governo che si stanno occupando della questione. Sebbene sia un governo che non piace ai suoi padroni, questa è una questione... che a chiunque in possesso di un minimo di coscienza e di onesta e si sforzi di approfondire fa letteralmente vomitare.

E in ultimo, dettaglio non trascurabile, dimentica che c'è anche un Di Finizio che non mollerà mai, anche a costo di rimetterci la vita. So bene che giornalisti come la Tonero e tutti gli sciacalli che hanno partecipato a questo schifo e fanno parte di questo marcio sistema sarebbero pronti a camminare sul mio cadavere, ma non so a quanta gente onesta piacerebbe frequentare, bere e mangiare in quel posto, se questo dovesse diventare, dio non voglia, la tomba di una persona, un piccolo e onesto imprenditore che a Trieste e non solo a Trieste, migliaia di persone conoscevano molto bene.

Se vogliono La voce della luna è questo che dovranno fare, camminare sul mio cadavere e distribuire tutti i giorni aperitivi a base di sudore e le lacrime e il sangue di un innocente ai loro clienti." Marcello Di Finizio​

https://www.facebook.com/1540088882948231/videos/547607182354220/

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La Voce Della Luna - Marcello Di Finizio

LA VOCE DELLA LUNA -
UNO STRANO BANDO INDETTO DALLA REGIONE FVG SOTTO LA GUIDA DELL'EX PRESIDENTE DEBORA SERRACCHIANI. MA SE SAMUELE ROSSI GDM sas NON HA LE C...APACITA' ECONOMICHE NE' PROFESSIONALI PER GESTIRE UN'IMPRESA COME LA VOCE DELLA LUNA COME HA FATTO A VINCERE COMUNQUE IL BANDO? NON HA NEPPURE INCOMINCIATO ED ED E' GIA ALLA RICERCA DI UN PRTNER?

"SI TOGLIE AI POVERI PER DARE AI RICCHI AFFINCHE' DIVENTINO SEMPRE PIU' RICCHI", eh già, se Il Piccolo di Trieste fosse un giornale serio e onesto, sarebbe stato questo il titolo dell'articolo che domenica 7 ottobre avremmo letto, ma visto che stiamo parlando di un giornale del gruppo De Benedetti e di Laura Tonero, la giornalista che ha firmato l'articolo, non c'è nulla da stupirsi.

E' evidente che, come sempre, l'articolo cerca di far passare per normale ciò che normale non è, e di deviare l'attenzione dal problema fondamentale, ovvero che stanno cercando di portare a termine, in nome di questa Europa del turbo capitalismo, un vero e infame crimine: la verità è che hanno tolto con un ecascamotage furbacchione l'unica impresa fonte di vita e di reddito a un piccolo imprenditore, il sottoscritto per darla a chi un impresa e più di una ce l'aveva già e più di una, Samuele Rossi della GDM sas e a Paolo Fontanot del pane quotidiano". Si toglie ai più poveri per dare ai più ricchi affinché diventino sempre più ricchi. Questa è la sintesi dei fatti.

Come qualcuno di voi avrà letto (temo pochi vista l'ormai sempre più ridotta tiratura del Piccolo di Trieste) domenica 7 ottobre è uscito un articolo su La voce della luna.
Eh già, siamo alle solite con l'ennesimo articolo spazzatura del sempre più disprezzato giornale locale il Piccolo di Trieste (un disprezzo che purtroppo viene condiviso incondizionatamente da tutti i cittadini della nostra città, su questo almeno sono tutti d'accordo). Per chi non è di Trieste è bene sapere che questo giornale e i loro giornalisti, purtroppo, proprio per il loro disgustoso modo di fare informazione (bugiardo, ultra servile e vigliacco) hanno portato alla rovina oltre che il quotidiano stesso anche molta povera gente colpevole di aver cercato di difendersi dai diktat neoliberisti di questa finta Europa dei popoli a cui il giornale è totalmente asservito.

Un giornale che oggi è totalmente nelle mani del noto finanziere Carlo De Benedetti, un iper neolibersta coinvolto in parecchie oscure vicende giudiziarie. Un uomo che, come tutti sanno, riceveva a casa sua tutti i massimi esponenti dei passati governi, in particolar modo quelli della finta sinistra come Matteo Renzi, i quali andavano a casa sua in processione per farsi dare consigli e "benedizioni". Chissà se gli baciavano anche l'anello?

L'articolo guarda caso, come ho già detto, porta la firma di Vanna Marchi, hops, scusate il lapsus, volevo dire Laura Tonero. Sempre per chi non lo sapesse o non è di Trieste, Laura Tonero è la famosa giornalista grande amica del sindacalista della FIPE confcommercio e sempre più ricco imprenditore (ormai proprietario di mezza Trieste) Bruno Vesnaver. Il quale, invece di difendere un esponente della categoria, il sottoscritto, dai tentacoli della Bolkestein e da questo sistema marcio e malato, rimaneva in silenzio, proprio per provare a mettere le mani anche su La Voce della luna, ma purtroppo per lui il colpaccio gli è andato male.

Bruno Vesnaver è anche colui che insime alla sua amica Tonero e agli ex assessori Laura Famulari e Andrea Dapretto dell'èx giunta Cosolilini PD, hanno organizzato una falsa conferenza stampa a porte chiuse nel palazzo del comune di Trieste. Questo in modo da non essere disturbati e raccontare senza nessun contraddittorio quello che volevano loro, ignobili balle da dare in pasto ai media locali. In perfetto stile fascista, alla faccia della democrazia!
Tuttavia, quel furbacchione del Vesnaver non contento, visto che ero riuscito comunque a far emergere il modo spregiudicato con cui gestiva il suo ruolo di sindacalista, ha provato anche ad intimidirmi con una falsa denuncia (sempre con l'aiuto della sua amica Tonero). Pur di mettermi a tacere hanno sono arrivati persino a inscenare una maldestra oltre che ridicola aggressione da parte mia nei suoi confronti, ma anche questa furbata gli è andata male, il giudice non ha creduto a una sola parola delle sue dichiarazioni, le balle che hanno raccontato erano davvero troppo sfacciate, e ha chiuso la causa in cinque minuti perché il fatto non sussiste.

Credo che ormai sia chiaro a tutti il motivo per cui in questi anni il Piccolo di Trieste non ha fatto altro che far uscire articolo perniciosi, offensivi e infamanti su La voce della luna: da una parte dovevano difendere le idee e le politiche neoliberiste del loro padrone Carlo De benedetti e della finta sinistra, ma anche della finta destra, e dall'altra c'erano anche da difendere gli interessi degli amichetti locali che miravano a sbranare La voce della luna.

Che l'attuale vincitore del bando Samuele Rossi della GDM sas non avesse le capacità economiche oltre che imprenditoriali per portare avanti da solo (come avevo fatto io) un'impresa come La voce della luna, in città tutti lo avevano già capito. Ma quello che adesso non si capisce e come abbia potuto partecipare e vincere il bando di gara, perché per partecipare allo sciacallaggio della mia impresa non bastava essere totalmente privi di scrupoli, ma bisognava avere anche delle capacità economiche e imprenditoriali, cose che il signor Samuele Rossi sembra non aver mai avuto e questo articolo ne è la conferma. Il signor Rossì sta già cercando un patner, o forse ce l'aveva già?...

Fin da subito si vociferava che il signor Rossi altro non era che il front-man di qualcun altro, e le voci adesso si fanno conferme. A onor del vero circolavano diversi nomi... staremo a vedere quale sarà il nome vero e definitivo, magari torna anche quello di Vesnaver.

Ci avevano raccontato sempre attraverso giornali come il Piccolo di Trieste che la direttiva Bolkestein doveva servire per evitare queste schifezze e invece le sta creando e moltiplicando. Chiedo a tutti voi miei concittadini, dove sta la giustizia, la distribuzione equa delle risorse, della ricchezza e la tutela dei più deboli in tutto questo!? E poi hanno il coraggio di chiamarla Europa dei popoli.

La pseudo giornalista in questione ovviamente evita anche e accuratamente di riportare interamente ulteriori fatti importantissimi: La voce della luna non è rimasta chiusa per tutti questi anni a causa di un incendio doloso, incendio che, per dovere di cronaca, è vero che era stato causato da un artigiano, il croato Sergio Decovic, che non è stato pagato, ma è anche vero che non è stato pagato semplicemente perché non ha mai portato a termine il suo lavoro (piccola dimenticanza di quella biricchina della Tonero). L'artigiano, dopo aver ricevuto un acconto per un semplice lavoretto di manutenzione aveva dimostrato che le capacità professionali che millantava erano inesistenti, non era minimamente in grado di portare a termine il lavoro per cui era stata richiesta la sua prestazione, aveva combinato un vero disastro, ed è semplicemente per questo che è stato allontanato proprio dal sottoscritto. Il fatto che abbia appiccato il fuoco era semplicemente perché era uno squilibrato e quello era il suo gioco dell'estate, una dimostrazione di coraggio per la sua fidanzatina allora quattordicenne. Dinamiche di un certo tipo di branco che vanno al di fuori della comprensione di noi gente comune.

La giornalista dimentica anche di dire che il quarantenne piromane Sergio Decovic è stato condannato in via definitiva a quattro anni e sei mesi e che è a tutt'oggi è latitante. Libero di circolare e di commettere altri crimini nel nostro paese, ma per la morale neoliberista del Piccolo di Trieste è lui la vittima.

La vicenda del rogo non centra nulla con la distruzione definitiva de La voce della luna, ma è stata l'incapacità e la malafede della nostra classe politica e sindacale, nazionale e locale a distruggere definitivamente la mia impresa, la mia creatura, i quali hanno volutamente e furbescamente mal gestito un direttiva europea, la Bolckestein. Se questo è potuto accadere a me e se oggi siamo arrivati a questo disastro etico, morale e economico che ha colpito non solo me ma a migliaia di piccoli imprenditori in tutta Italia, è stato proprio grazie alla complicità di finti sindacalisti e giornalisti come questa Laura Tonero e Bruno Vesnaver.

Forse con questo articolo la giornalista cerca o forse spera di condizionare in qualche modo anche un processo che è ancora in corso nei confronti del comune di Trieste.

Ma la signora Laura Tonero dimentica di scrivere molte cose, dimentica che non c'è solo un processo in corso, ma c'è anche un prefetto e un governo che si stanno occupando della questione. Sebbene sia un governo che non piace ai suoi padroni, questa è una questione che a chiunque in possesso di un minimo di coscienza e di onesta e si sforzi di approfondire fa letteralmente vomitare.

E in ultimo, dettaglio non trascurabile, dimentica che c'è anche un Di Finizio che non mollerà mai, anche a costo di rimetterci la vita. So bene che giornalisti come la Tonero e tutti gli sciacalli che hanno partecipato a questo schifo e fanno parte di questo marcio sistema sarebbero pronti a camminare sul mio cadavere, ma non so a quanta gente onesta piacerebbe frequentare, bere e mangiare in quel posto, se questo dovesse diventare, dio non voglia, la tomba di una persona, un piccolo e onesto imprenditore che a Trieste e non solo a Trieste, migliaia di persone conoscevano molto bene.

Se vogliono La voce della luna è questo che dovranno fare, camminare sul mio cadavere e distribuire tutti i giorni aperitivi a base sudore e le lacrime e il sangue di un innocente ai loro clienti.

Marcello Difinizio Marcello Di Finizio

Eveline Patrizia Mariangela Martinis Bolero Patrizia Masi Valli Boico Lucia Pitacco-Ballarin Luca Saviano Anna Leo Ilaria Dal Zovo Dario Parzinii Patrizia De Filippo Patrizia Lerda Fabio Moggia Gaetano Napolii Antonio Smeragliuolo Anna Acconci Francesco Ferrigno Emilia Milly Galli Monica Claudia Fornari Monica Fornari Gino Di Lello Flavio Betti Bagno Maria Micheli Laura Castello Raffaello Bastianii Erica Ricchini Roberto Schettino Andrea Garbin Claudia Campi Luciano Pesce Roberto Grando Emanuele TsPrima Esposito Ferdinando Avarino

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Pubblicato da Matteo Salvini
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Ora da Lione in conferenza stampa dopo gli incontri al #G6Lyon. Seguitemi!

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Dal punto di vista politico-sistemico il migrante è utile in due ambiti fondamentali:
- economia, abbassando il costo del lavoro, grazie alla contraddizione tra lavoro “autoctono” e lavoro “migrante”, appunto;
- identità, realizzando il tipo antropologico “sradicato” e spiritualmente “svilito”, che ha abbandonato il suo contesto di riferimento familiare, comunitario, nazionale, culturale e tradizionale.
Da qui, la propaganda del “nuovo ordine mondiale e mondialista” ha costru...ito intorno alla figura del “migrante” un vero e proprio “culto”. Questo culto si estende su due direttrici a seconda se il migrante in causa sia di importazione – proveniente da contesti “altri” rispetto a quello italiano, europeo e occidentale – oppure di esportazione – dal contesto italiano verso una zona più sviluppata economicamente o più attrattiva. (di Roberto Siconolfi ...continua a leggere cliccando sul link)

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Il culto del migrante. Tra propaganda e senso di colpaVisite: 3di Roberto Siconolfi - Uno dei capolavori propagandistici del nuovo sistema “ordomondialista” è il “culto del migrante”. Partendo dal soggetto in causa, vediamo che il progetto, nemmeno tanto nascosto, è quello di formulare un ...
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Ad agire in questo vero culto di ciò che è “altro da sé”, abbiamo fattori sia ideologici che emotivoi, oltre ai motivi di “business migratorio” che evitiamo di analizzare perché oramai tristemente noti. #Stanza101

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Il culto del migrante. Tra propaganda e senso di colpaVisite: 3di Roberto Siconolfi - Uno dei capolavori propagandistici del nuovo sistema “ordomondialista” è il “culto del migrante”. Partendo dal soggetto in causa, vediamo che il progetto, nemmeno tanto nascosto, è quello di formulare un ...
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La maggior parte degli uomini,
ancora oggi, a mio avviso,
e nonostante la indubbia evoluzione dei costumi,
vive la sua sessualità
con un qualche senso di colpa.

...

Vi cede, sì, mosso da un istinto che non è facile controllare,
a cui non è facile opporsi,
ma non la vive con piena consapevolezza e gioia.

A volte, soprattutto ad una certa età,
la rifugge del tutto o quasi,
per non correre il “rischio” di esserne travolto.

Bisognerebbe imparare a riconoscere fino in fondo
il proprio diritto alla felicità sessuale e a praticare il sesso
come un’esperienza profondamente naturale e del tutto innocente.

Ciò costituirebbe un grosso progresso
nella storia evolutiva dell’umanità.

Giovanni Lamagna

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Verbena Fusaro Non è più così fortunatamente nonostante gli strali del mondo cattolico che concentra nel sesso la radice di tutti i mali
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Stanza 101 - Cenacolo Culturale Impertinente divertito/a.

“Amici amici… e poi ti rubano la bici”.
Cortocircuiti a sinistra, da sempre giustizialista e "compagna" della magistratura...

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LA SPENDING REVIEW PER INVESTIRE E CRESCERE

Revisione della spesa e riduzione della burocrazia della pubblica amministrazione per poter abbassare la pressione fiscale e per accelerare la crescita.
Abbiamo 650 uffici inutili che non servono a niente, e che funzionano solo come serbatoio elettorale: devono essere chiusi.
Sprechi ovunque, per cui l'acquisto di qualsiasi strumento nelle amministrazioni pubbliche costa il doppio se non il triplo, solo a causa della corruzione. Sta...bilire un prezzario aggiornato e impedire i trucchi per raggirare gli strumenti di controllo come spesso accade è ormai improcrastinabile.

OCCORRE ABBASSARE LA PRESSIONE FISCALE E ALLEGGERIRE LA BUROCRAZIA PER DARE L'OSSIGENO ALLE L'IMPRESE E ALLE FAMIGLIE E GARANTIRE LA CRESCITA E GLI INVESTIMENTI

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Lo spread per intimorire le masse una reazione organizzata della classe dominante
perché italiani hanno scelto la libertà
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LA TRIADE DEI LIBERISTI CRIMINALI CHE PROGETTARONO LA GIGANTESCA TRUFFA CON I DERIVATI: DRAGHI, MONTI, PADOAN http://www.libero-pensiero.net/memento-per-non-dimenticare…/
“eh però, i greci…..hanno truccato i bilanci per entrare nell’euro, quindi se la sono andata a cercare; perché noi dovremmo aiutarli?” Questa è l’argomentazione di base dei conservatori. I fatti oggettivi ci ricordano che dopo aver partecipato alle prime riunioni preliminari per organizzare la partecipazione...

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Letizia Bruni

LA TRIADE DEI LIBERISTI CRIMINALI CHE PROGETTARONO LA GIGANTESCA TRUFFA CON I DERIVATI: DRAGHI, MONTI, PADOAN http://www.libero-pensiero.net/memento-per-non-dim...enticare…/
“eh però, i greci…..hanno truccato i bilanci per entrare nell’euro, quindi se la sono andata a cercare; perché noi dovremmo aiutarli?” Questa è l’argomentazione di base dei conservatori. I fatti oggettivi ci ricordano che dopo aver partecipato alle prime riunioni preliminari per organizzare la partecipazione delle nazioni mediterranee nell’euro, la Grecia chiarì subito la propria posizione sostenendo che non era interessata perché aveva un’economia traballante e disordinata. Il Fondo Monetario Internazionale, allora, inviò le tre persone. Si chiamavano Mario Draghi, Mario Monti e Pier Carlo Padoan. Mario Draghi, allora, insegnava a Washington dove si era affermato presso i circoli finanziari atlantici che contano e aveva iniziato la sua consulenza con Goldman Sachs che stila la proposta che Draghi consegna di persona ai funzionari del tesoro greco insieme ai suoi due amici: 250 pagine (sono atti ufficiali che si trovano nell’archivio di documentazione storica della biblioteca europea a Strasburgo) nelle quali si spiega ai greci come “i soldi, se investiti con intelligenza e abilità, producono e generano soldi” e quindi costruiscono per loro un gigantesco castello speculativo su derivati gestito e organizzato da Goldman Sachs, J.P.Morgan e Merryl Lynch, con la copertura assicurativa della Royal Bank of Scotland. In tre mesi, magicamente, la finanza greca aumenta il proprio volume d’affari -e di profitti- di 156 volte presentando una documentazione contabile che non aveva neppure il Giappone. Tecnicamente impeccabile e ineccepibile. L’unico problema consisteva nel fatto che era tutto costruito sul concetto di “profitto a margine”, termine finanziario che tradotto significa “profitto potenziale, possibile e probabile se si verifica a, b, c, d,….nel caso anche una delle quattro condizioni non si dovesse verificare, l’intero investimento svanisce nel nulla e si perde l’intero capitale d’investimento”. E’ basato infatti sull’applicazione di determinati e specifici algoritmi matematici che ruotano intorno al concetto della cosiddetta “informatica predittiva” (cavallo di battaglia di Yannis Varoufakis, visto che su questo ci ha scritto un libro insieme al prof. Galbraith). E così inizia l’avventura della Grecia. Ma alla fine del 2001 sono già in bambola e nei guai fino al collo. Parte del programma finanziario, infatti, era basato su un derivato costruito, pianificato e lanciato, dal delegato del Fondo Monetario Internazionale a Buenos Aires, con pieni poteri assoluti, al desk Argentina, un certo Pier Carlo Padoan. Alla fine degli anni’90, Padoan lancia i “tango bonds” da Buenos Aires sui quali viene costruito un derivato incrociato con tre leve assicurative che finisce dentro il bilancio greco. Erano tutti felici. La pacchia durò 26 mesi. Finché Padoan, grazie alle sue misure di austerity, pianificazione liberista selvaggia, totale de-industrializzazione della nazione, il 7 dicembre del 2001 vede la Repubblica Argentina andare in default. I tango bonds diventano carta straccia. I derivati contenuti in quelle clausole che formavano il pacchetto base del bilancio truccato greco, evaporano nel nulla. Inizia il primo grande buco con allarme internazionale perché quei derivati erano stati dati, a loro volta, in garanzia, per avere il finanziamento internazionale dalle banche inglesi e tedesche per le olimpiadi di Atene del 2004, un colossale affare che ha reso alle imprese italiane diversi miliardi di euro di profitto. La partita dell’Argentina viene chiusa con soddisfazione. Il Fondo Monetario Internazionale, infatti, forse entusiasta del lavoro svolto da Padoan lo promuove e lo passa a “responsabile della pianificazione e sostenibilità del debito pubblico greco” e lo invia il 2 Gennaio 2002 ad Atene. Il 27 Gennaio 2002, neppure un mese dopo, Mario Draghi conclude a Washington la sua carriera universitaria e firma il contratto con Goldman Sachs, diventando “managing director e direttore operativo marketing della strategia europea” del colosso finanziario. Vola ad Atene, dove, insieme al delegato del Fondo Monetario, Padoan, gestisce la baracca. Con un nuovo derivato incrociato che va ad assommarsi a quello precedente svanito, sostituendolo. Superate le olimpiadi, il debito greco complessivo è aumentato -in due anni- del 158%. Del bilancio dello Stato, il 72% delle risorse in entrata serve soltanto a pagare gli interessi accumulati a Goldman Sachs, J.P.Morgan, Merryl Lynch. E così Draghi e Padoan, amorevolmente assistiti da Monti, contribuiscono a gestire la baracca finanziaria della Grecia. In cambio, la Ue sostiene la più impresentabile classe dirigente politica del continente. Nell’estate del 2011, quando viene ufficializzata la proposta di mettere Mario Draghi al comando della BCE, i banchieri tedeschi e francesi insorgono e rivelano al pubblico tutta l’operazione gestita da Draghi/Padoan/Monti durante il periodo 1998/2001 sui derivati appioppati alla Grecia. Draghi viene accusato di essere responsabile di quella che il 20 Luglio 2011 viene definita “la catastrofe greca che può provocare la distruzione dell’Europa”. Perdono tutti, compreso il Presidente della Repubblica Federale di Germania che di lì a breve sarà costretto alle dimissioni. Vincono Mario Draghi, Mario Monti, Pier Carlo Padoan.

Il 29 settembre del 2011, nel corso della trasmissione televisiva “L’infedele” condotta dal giornalista Gad Lerner, l’ospite di quella serata, Mario Monti, così si esprime: “Stiamo assistendo al grande successo dell’euro, e qual è la manifestazione più concreta del grande successo dell’euro? La Grecia. Perché l’euro è stato creato per convincere la Germania che attraverso l’euro e i suoi vincoli la cultura della stabilità tedesca si sarebbe diffusa a tutti. Quale caso di scuola si sarebbe potuto immaginare migliore di una Grecia che è costretta a dare peso alla cultura della stabilità e sta trasformando se stessa?” fonte https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10205576297300568&set=a.1039575343427.2007467.1046840346&type=1&theater

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Ornella Guidi Non sono un' esperta di questioni finanziarie, ciononostante penso che che le crisi non siano un fatto inevitabile fisiologico del ciclo capitalistico ma che vengano indotte. Questo per motivi economici, le crisi generano stratosferica ricchezza per alAltro...
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