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Comune di Agrigento e aumento della tari

di Paolo Cilona

İl Consiglio comunale è stato  convocato d’urgenza dal presidente Giovanni Civiltà per approvare l’aumento della Tari. Una richiesta ben precisa da parte della Giunta comunale da sottoporre all’esame del Consiglio Comunale. İn verità l’argomento non è era stato definito, seppure discusso nella sua ultima seduta e riguardante proprio l’aumento della Tari, ovvero una tassa a carico dei contribuenti agrigentini. Si tratta di un maggiore costo per le famiglie agrigentine per un servizio definito da molti assai scadente. Gli aumenti richiesti secondo l’Amministrazione comunale sono dovuti, per ottemperare ai maggiori costi attinenti alla Tari.  Lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti solidi urbani incide fortemente sui bilanci delle famiglie. Un servizio tra i piu’ cari del Paese. E qui nasce spontanea la domanda: sono tutti a pagare la Tari ad Agrigento? Per saperlo occorre avviare una specifica campagna promozionale: “Pagare tutti per pagare di meno”, attraverso mirati controlli in ciascun palazzo della città, confrontando i nomi degli utenti iscritti nei tabulati con i nomi dei residenti. İl confronto dei dati anagrafici faciliterà poi l’accertamento. E per maggiore certezza in questo caso occorre avvalersi dei contratti di luce, acqua, gas e della anagrafe comunale. Di sicuro si scopriranno tanti furbi e tanti portoghesi. İnfine, conviene al Comune spezzettare il servizio di raccolta in tanti bandi secondo il numero delle borgate. Detto suggerimento ridurrebbe i costi in quanto le situazioni abitative, viarie e logistiche si presentano in modo diverso tra le località. Per motivi di opportunità, infine, si appalesa la necessità di  soprassedere all’aumento della Tari. Conviene suggerire agli uffici comunali di predisporre con estrema urgenza i bandi per l’affidamento del servizio e di mettere un punto fermo alle continue proroghe. Un sistema oleato nel tempo che non fa bene assolutamente alla comunità agrigentina.