Crisi idrica in Sicilia: lo stato dell’arte
L’intervento di Cocina: “Nessun allarme idrico nella Sicilia orientale. Preoccupano invece Agrigento e Trapani”. Lunedì inizia l’irrigazione nel comprensorio di Ribera.
Nella Sicilia orientale le riserve idriche sono sufficienti e non vi è allarme. Nella Sicilia occidentale, in particolare tra Agrigento e Trapani, vi è maggiore sofferenza ma non come nell’estate 2024. Ecco in estrema sintesi l’esito dell’elettrocardiogramma idrico appena effettuato dal capo della Protezione civile siciliana, e coordinatore della Cabina regionale per l’emergenza idrica, Salvo Cocina. Lui premette innanzitutto che i dissalatori mobili di Porto Empedocle, Trapani e Gela saranno in funzione a luglio, attenuando la sete dei territori, dove gli invasi non sono colmi come nella parte orientale dell’isola. A fronte di ciò Cocina non esclude le turnazioni nell’Agrigentino e nel Trapanese, e spiega: “Sull’idropotabile devo dire che la situazione è nettamente migliorata rispetto alla scorsa estate. In pratica l’emergenza non c’è più soprattutto nel Nisseno e nell’Ennese, mentre la situazione resta critica, seppure migliore dell’anno scorso, nell’Agrigentino e anche in alcune aree del Trapanese. Invece per il rifornimento idrico per l’agricoltura abbiamo una situazione critica nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Purtroppo ci sono cinque invasi che sono ancora in sofferenza, ovvero Poma, Rosamarina, Castello, Trinità e Garcia. Per l’idropotabile, grazie a centinaia di interventi che abbiamo fatto dalla scorsa estate ad oggi per reperire nuove risorse, la crisi è rientrata e contiamo di far trascorrere alle popolazioni un’estate serena”. Nel frattempo lunedì prossimo, 23 giugno, inizierà la distribuzione dell’acqua per irrigare i campi ricadenti nel comprensorio agricolo di Ribera. Così ha annunciato il commissario del Consorzio di bonifica Agrigento 3 Baldo Giarraputo. L’acqua al servizio delle coltivazioni della zona proverrà sia dalla diga Castello che dalla diga Raia di Prizzi. Si tratta di 3,5 milioni di metri cubi in totale, equamente distribuiti tra i due invasi. Da settimane tuttavia i produttori agricoli invocano un aumento della dotazione, per almeno tre irrigazioni d’emergenza che consentano di superare l’estate senza danni.
teleacras angelo ruoppolo