“Morte Aurora”: l’aborto e l’aggressione
Aurora Maniscalco, l’hostess palermitana morta a Vienna, ha subito un aborto e un’aggressione fisica. Celebrati i funerali. Lo sfogo del padre.
Altri particolari si addensano tra le nubi dell’inchiesta della Procura di Palermo sulla morte di Aurora Maniscalco, 24 anni, l’hostess palermitana, in servizio alla compagnia “Lauda Air”, morta precipitando lo scorso 21 giugno dal terzo piano della casa in un residence a Vienna in cui ha abitato con il fidanzato, Elio Bargione, 27 anni, assistente di volo, in casa con lei quando è avvenuta la tragedia, e che sostiene che lui abbia litigato animatamente con lei e che lei si sia poi buttata giù all’improvviso. Lui è indagato per istigazione al suicidio. Il padre di lei, Francesco Maniscalco, ha ricordato che lo scorso maggio la figlia ha subito un aborto, e si è rivolta all’ospedale Villa Sofia Cervello a Palermo. Nel referto dei medici è stato scritto anche di un’aggressione fisica di cui è stata vittima. Ieri mattina, in occasione dei funerali, il padre, intrattenendosi con la stampa, ha aggiunto: “Come tante ragazzine anche mia figlia mi ha tenuto all’oscuro di tutto, sia dell’aborto che dell’aggressione. La mia ex moglie poi mi ha raccontato che tra i giovani c’erano stati momenti di tensione, e forse mia figlia era stata anche aggredita. Quello che mi fa rabbia è che nessuno della famiglia del giovane sia venuto al funerale. Neppure un fiore. Non abbiamo mai ricevuto una parola di conforto. Forse sono anche infastiditi dal clamore che è scoppiato”. Le autorità austriache hanno ipotizzato un suicidio. La magistratura viennese ha negato l’autopsia e archiviato il caso escludendo la responsabilità di terzi. La famiglia di Aurora Maniscalco ha presentato un esposto firmato dall’avvocato Alberto Raffadale, che adesso interroga su come mai con quel referto dell’aborto e dell’aggressione fisica non siano state intraprese indagini su quanto accaduto. E ancora il padre di Aurora commenta: “Sono davvero sconvolto per quanto sto scoprendo su questa vicenda. Anche sui due testimoni a Vienna che avrebbero raccontato che mia figlia è caduta con la testa in avanti e invece dall’autopsia è emerso che ci sono fratture solo nelle gambe e nessuna frattura alle costole. Io andrò avanti finché avrò forza e voglio sapere la verità”. Il Comune di Palermo ha concesso un loculo a titolo gratuito. La salma sarà tumulata nel cimitero dei Rotoli appena le indagini saranno ritenute concluse dalla Procura. Servono ancora altri esami e approfondimenti. Il sacerdote che ha celebrato la messa ai funerali di Aurora ha sottolineato: “A Palermo si lavora e si viene schiavizzati. Diciamo chiaramente che i nostri giovani sono costretti a lasciare questa città per costruirsi un futuro”.
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