Agrigento, l’intollerabile attesa del collaudo
Ad Agrigento i lavori di consolidamento del versante nord – ovest dietro ai palazzi “Crea” sono conclusi da quasi sei mesi, ma manca il collaudo.

Ad Agrigento i lavori di consolidamento del versante nord – ovest dietro ai palazzi “Crea” al Viale della Vittoria sono conclusi ormai da quasi sei mesi, dal marzo scorso. La zona è stata stabilizzata, rigenerata e riqualificata ad opera della Civiesse, ovvero l’impresa Carmelo e Vincenzo Salamone. Il tutto secondo i termini del capitolato d’appalto, a regola d’arte, anzi è stato posato l’asfalto anche in parte della via Picone, intorno al perimetro della collinetta sottostante la via Giovanni XXIII. Tuttavia ciò che sarebbe fruibile ancora non lo è perché manca all’appello il collaudatore. Più volte l’assessore ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, gli ha telefonato, per sollecitare, raccomandare. Al momento nulla. Il periodo di attesa del collaudo rischia di dilungarsi tanto quanto il tempo che è stato necessario per eseguire il progetto. Incredibile. Il collaudatore è atteso da Catania. Quanto accade appare come nella novella di Pirandello “La Giara”, dove il mastice miracoloso quanto misterioso per riparare la giara di don Lolò Zirafa lo ha soltanto l’artigiano dal paese, Zi’ Dima Licasi. Principato è don Lolò Zirafa, e il collaudatore è Zi’ Dima Licasi. In mancanza di Zi’ Dima, tra Viale della Vittoria, Via Picone, Via Giovanni XXIII e Via San Vito vi sono sbarramenti e divieti. Non si transita, anche se, pericolosamente, vi sono parecchi trasgressori. Oltre ai lavori di consolidamento fino alle sottostanti via Picone e via Vittorio Emanuele Orlando, è stata demolita e ricostruita la scaletta di collegamento tra via Picone e via Giovanni XXIII, dotata di impianto elettrico. Poi: nuove piante, ricostruzione dei marciapiedi e delle ringhiere lungo via Giovanni XXIII, la via Picone e parte della Via Diodoro Siculo. Recupero e valorizzazione dell’area adiacente alla chiesa di San Vito, finora adibita solo a parcheggio. Percorsi pedonali sicuri per gli studenti, con nuovi marciapiedi che garantiscono un accesso agevole e protetto alle scuole della zona. Poi, con una variante progettuale, il ricavo di nuovi e originali scorci panoramici, alla riscoperta del fascino del territorio. Il progetto dimostra come un intervento tecnico, se ben pianificato, possa trasformarsi in una leva per la rigenerazione urbana, migliorando la qualità della vita dei cittadini e offrendo nuove opportunità di fruizione degli spazi pubblici. Ma manca il collaudatore e il collaudo: maledetta burocrazia.







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