L’ESECUTIVO REGIONALE DI “ITALIA VIVA” REPLICA AL DIRETTORE DEL PARCO ROBERTO SCIARRATTA
Accuse totalmente false e a tratti anche volgari.
Niente ingressi “a scrocco”, niente “amichettismi”, niente platee piene di “amici dei politici”.
Queste le accuse che ci sono state rivolte dal direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, per aver cercato di fare luce su una vicenda a dir poco opaca, l’organizzazione del doppo concerto de “Il Volo” lo scorso mese di agosto 2024 davanti al Tempio della Concordia.
Noi guardiamo ai fatti e ci dispiace che il direttore del Parco continui a tentare di coprire l’evidenza. Ma, appunto, andiamo ai fatti.
Il concerto del trio Il Volo, andato in onda nelle tivù Mediaset a dicembre – ma registrato nella Valle dei Templi sotto la canicola di fine agosto, con il pubblico costretto ad indossare abiti invernali per non contraddire il “Truman Show” nostrano – è costato alle casse della Regione e quindi ai cittadini siciliani la incredibile cifra di 1.437.225,02euro!
Cifra colossale, alla quale si perviene sommando vari importi, tutti pienamente documentati dal nostro Centro Studi nel documento “La Cultura? Paravento ideale per fare business” disponibile sul nostro blog www.italiavivasicilia.it.
- Si parte da una previsione di “sole” 500.000 euro per la realizzazione del concerto (DDG 2931 del 25/7/2024, Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana) che in corso d’opera (determina dirigenziale n. 612 dell’8 agosto 2024 del Parco della Valle dei Templi di Agrigento) lievitano sino a 800.000 euro, di cui 500.000 stanziati sul capitolo (377377) dedicato ad Agrigento Capitale della Cultura nel bilancio della Regione Siciliana nel 2024 (L.R. n. 1 del 16 gennaio 2024) e 300.000, invece, sul capitolo (29) destinato agli eventi nel bilancio del Parco Archeologico di Agrigento.
- Ma non basta, evidentemente il budget economico è ancora insufficiente a garantire l’organizzazione del concerto epocale…Così altri 188.151,02 eurovengono attinti dal capitolo 376599 del bilancio regionale su cui gravano i progetti di valorizzazione culturale dell’intera Sicilia (DRS 6034 del 10/12/202del responsabile del Servizio Parco Archeologico di Agrigento) per affidare la produzione tecnica del concerto e per servizi legali, amministrativi e tecnici per l’evento.
- Non basta ancora: lo stesso Ministero del Turismo eroga al beneficiario Parco Archeologico di Agrigento ulteriori 150.000 euro sul 20% del FUNT, vincolati alla voce “produzione televisiva” (MT prot. n. prot. 0422234/24 del 6/12/2024), e ancora 122.000 euro sono attribuiti allo stesso evento dall’agenzia nazionale ENIT.
- Dulcis in fundo: ci sono altre spese per il concerto coperte dal Bilancio del Parco per ulteriori 177.074,26 euro:101.636,26 euro per servizi pernottamento in hotel e transfert sul cap. 29 del Parco; 38.000 euro per voli nazionali, 5.978 euro per collaborazione e coordinamento attività evento ad Associazione Socrate, 31.460 euro per somministrazione pasti.
Insomma, il doppio concerto de Il volo è costato alla collettività quasi un milione e mezzo! Roba da far sembrare quasi economico il più recente concerto del maestro Muti costato “soltanto” 650.000 euro!
Non crediamo sia illegittimo, né populista, pensare che la visione dei concerti potesse, a questo punto, essere permessa gratuitamente alla popolazione: No. Le cronache del tempo riportano, in modo assolutamente uniforme, che erano previsti 600 posti a sedere per le due date, per un totale di 1200 persone, con un costo del biglietto di 80 euro. Non solo: tutti i mezzi di informazione, cartacei ed on line, sono concordi nel parlare di un TUTTO ESAURITO, del resto ampiamente prevedibile vista la notorietà de Il Volo e lo straordinario palcoscenico archeologico. Anche con il cappotto a fine agosto.
Non ricorriamo alla matematica superiore: l’aritmetica di terza elementare porta ad un incasso di 96.000 euro.
Resisi conto di tutto l’insieme delle cose, Il Volo o il presidente Schifani – su questo punto le informazioni reperibili sulla stampa divergono – hanno deciso di devolvere in beneficenza il ricavato del concerto. Ed arriviamo alla determina n.733 dell’Ente Parco del 31.07.2025 che destina a cinque associazioni di volontariato la cifra complessiva di 42.239,65 euro.
Anche qui: la più banale aritmetica dice che 42.239,65 è meno della metà di 96.000 euro!
Non c’è volgarità: non c’è falsità. È una banale osservazione di chi è attento alla cosa pubblicae non comprende dove sia finita la metà dell’incasso.
Oggi, dalla scomposta reazione del direttore del Parco Archeologico, apprendiamo che:
- su 1200 biglietti, ne sono stati venduti 1082. Rimane quindi confermata la nostra ipotesi originaria che 118 posti (quasi il 10%) siano stati riservati ad Autorità o ad amichetti;
- dei 1082 biglietti venduti, 772 sono costati 80 euro, come detto, mentre 250 sono stati riservati ai fan club de Il Volo al prezzo stracciato di 5 euro (sic!). Tale circostanza emerge soltanto adesso. Non abbiamo elementi certi per contraddirla, ma se dovesse essere vera, apparirebbe gravissima ed offensiva per una serata così importante e resa volutamente “esclusiva” che doveva servire a promuovere il territorio. A maggior ragione considerando la finalità benefica scelta per il ricavato.
Italia Viva è una forza politica seria e riformista. Non cerca scandali, fa politica. Crede nello straordinario valore della Cultura e non accetta che sia utilizzata da paravento per fare business come dichiarato, secondo le intercettazioni, dal presidente dell’ARS. Crede nel valore della beneficenza sincera e vera, non fatta a valere sulle risorse pubbliche.
I chiarimenti del direttore del Parco semplicemente non chiariscono. L’organizzazione dell’evento resta opaca e le accuse di volgarità e falsità rimbalzano al mittente.
Agrigento Capitale era una straordinaria occasione, che inefficienze e opacità stanno costringendo al fallimento. Scaricare le responsabilità su chi pretende chiarezza nella gestione della cosa pubblica è inqualificabile.
Esecutivo regionale Italia Viva
Fabrizio Micari