“Morte Simona”, l’intervento della Procura
La Procura di Termini Imerese è intervenuta ufficialmente nel merito delle indagini sulla morte di Simona Cinà. I legali della famiglia: “Piena fiducia”.

La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha ritenuto opportuno intervenire nel merito delle indagini sulla morte di Simona Cinà, la ventenne palermitana, studentessa di Scienze motorie e pallavolista, rinvenuta morta nella piscina di una villa a Bagheria, affittata per organizzare una festa di laurea. La Procura scrive: “Il corpo della ragazza è stato trovato intorno alle 4 del mattino da alcuni partecipanti ancora presenti alla festa. Si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante e dotato di scarsa illuminazione. Subito dopo il ritrovamento, almeno due ragazzi si sono tuffati in acqua per soccorrerla, tentando le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del personale del 118, che ha potuto soltanto constatare il decesso alle 5 del mattino. Le forze dell’ordine, arrivate sul posto insieme al magistrato di turno, hanno effettuato i rilievi, disposto i sequestri utili e avviato subito l’inchiesta. E’ stato chiamato anche il medico legale per un primo esame esterno del corpo, dopo il quale è stata ordinata l’autopsia. I vestiti di Simona Cinà non sono stati trovati dai familiari in quanto sottoposti a sequestro. Tutti i presenti al momento dell’arrivo dei Carabinieri sono stati identificati e sentiti come persone informate sui fatti. Hanno avuto un comportamento collaborativo, mettendosi da subito a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei pressi del bancone adibito a bar sono stati rinvenuti bicchieri e bottiglie di alcolici, materiale che è stato posto sotto sequestro come ogni altro oggetto utile alle indagini. Allo stato attuale non risultano elementi per ritenere che la scena sia stata alterata o che siano stati fatti sparire oggetti, anche se questa possibilità sarà comunque approfondita.” E a fronte dell’intervento della Procura, gli avvocati Gabriele Giambrone e Davide Carnese, che assistono la famiglia di Simona Cinà, sono intervenuti così: “La famiglia ha piena fiducia nell’operato della Procura di Termini Imerese e dei Carabinieri per quello che è stato fatto sin qui nel rispetto dell’attività investigativa in corso. La loro posizione resta una e una soltanto: desiderano sapere la verità su come è morta Simona. Non cercano un colpevole o la prova che necessariamente sia avvenuto qualcosa di anomalo. E sono certi che l’autopsia fissata per giovedì potrà dare molte risposte ai loro legittimi dubbi.”
teleacras angelo ruoppolo