All’Ars imposta la “tagliola”
Drastico rimedio contro la valanga di emendamenti alla manovra finanziaria ter: Schifani adotta la procedura della “tagliola”. I dettagli.
Le opposizioni all’Assemblea Regionale Siciliana hanno presentato circa 1.200 emendamenti alla manovra finanziaria ter da 370 milioni di euro, con l’obiettivo dichiarato di ostruzionismo. Ebbene, il presidente della Regione, Schifani, è ricorso ad una procedura mai usata prima, ovvero la “tagliola”, una prassi in uso normalmente al Senato, di cui Schifani è stato presidente. Su ogni emendamento non si discuterà ma si voterà subito. Cade così l’effetto di dilatazione dei tempi auspicato da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. I deputati dell’opposizione, con i capigruppo Michele Catanzaro e Antonio De Luca, sono insorti. Ismaele La Vardera ha indossato un bavaglio e ha bollato come “fascista” il presidente della Regione. Schifani, rivolgendosi direttamente agli oppositori ha replicato così: “Senza una soluzione contro l’ostruzionismo, avremmo il caos politico, sociale e istituzionale. Si bloccherebbe il Paese. Non si può impedire a un Parlamento di legiferare. Con la vostra strategia da due giorni siamo qui bloccati su un solo articolo. E io non ci sto. Non ci posso stare. Quelle previste nella manovra che voi cercate di bloccare sono misure contro l’emergenza siccità, contro gli incendi, per la sicurezza pubblica nei Comuni, per il recupero delle strade e l’acquisto degli scuolabus. Io ho il dovere di utilizzare le maggiori entrate accertate dalla Regione per dare risposte ai siciliani. E non mi posso fermare di fronte ad anomalie del regolamento dell’Assemblea Regionale. A Roma contro l’ostruzionismo delle opposizioni il governo ha l’arma della decretazione d’urgenza ma in Sicilia questo non è possibile. E tuttavia se accettasi il vostro ‘no e basta’ permetterei a una minoranza di impedire a una maggioranza legittimamente eletta di approvare leggi per i siciliani.”
teleacras angelo ruoppolo