La Valle dei Templi è “Paesaggio rurale storico”
La Valle dei Templi di Agrigento riconosciuta dal ministero all’Agricoltura “Paesaggio rurale storico”. Sono solo 33 in tutta Italia.
Il paesaggio rurale della Valle dei Templi, definito da Pirandello il “bosco di mandorli e di ulivi dove sono ancora disponibili le fonti d’acqua utilizzate nell’antichità dai greci”, è stato riconosciuto paesaggio rurale storico italiano. L’apposita commissione del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, infatti, ha reso parere positivo all’iscrizione nel “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali” di una porzione di oltre 300 ettari ricadenti nell’area. Si tratta di un territorio la cui conservazione rappresenta una testimonianza del passato, sia sotto il profilo della tutela sia sul fronte delle pratiche agricole in uso. E’ un contesto paesaggistico unico al mondo per la sua peculiare caratteristica di resilienza, intatta da migliaia di anni. L’iscrizione materialmente sarà sancita con apposito decreto ministeriale. E il presidente Schifani commenta: “Proporre un’offerta integrata del territorio consente di accrescere l’attrattività turistica, con un effetto moltiplicatore. Aggiungere un tematismo come quello della sostenibilità rurale a un’area oggi conosciuta prevalentemente per il suo inestimabile valore archeologico, già peraltro sito Unesco, è un valore aggiunto che può portare ulteriori positive ricadute economiche e incrementare i flussi di visitatori.” E l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, aggiunge: “La candidatura della Valle dei Templi all’iscrizione nel Registro nasce dalla collaborazione virtuosa tra pubblico, privato e realtà del terzo settore, attraverso un’associazione temporanea di scopo costituita dal Parco archeologico, dalla società Terra del Barone e dal Fai – Fondo ambiente italiano. Il riconoscimento è la conferma di come soggetti di diversa natura che operano con una comunità di intenti possano raggiungere, insieme, obiettivi capaci di contribuire alla crescita del territorio.”
teleacras angelo ruoppolo