La Vardera invoca un’ispezione regionale al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea
Con una interrogazione urgente il deputato regionale Ismaele La Vardera ha sollecitato l’invio di ispettori regionale al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina, relativamente all’affidamento di appalti pubblici. La Vardera afferma: “La Procura distrettuale antimafia di Messina, così come appreso dai giornali, ha avviato un nuovo troncone d’inchiesta riguardante l’ex boss ed ex collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, già capo del clan dei cosiddetti “Mazzarroti”, fazione legata alla famiglia mafiosa dei barcellonesi. Secondo le ricostruzioni investigative, Bisognano avrebbe tentato di rientrare nel settore degli appalti pubblici e delle manutenzioni di lavori commissionati dal Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, tramite l’interposizione dei fratelli Antonino e Davide Giardina, ai quali sarebbero stati intestati fittiziamente beni e due società (A.GI.LA. srl e Pretoria srl), già sottoposte a sequestro. Nell’ambito delle indagini, l’imprenditore Antonino Giardina, attualmente detenuto, ha reso dichiarazioni accusatorie nei confronti del sindaco Carmelo Pietrafitta e del geometra Giuseppe Di Natale, esperto tecnico nominato con delibera di Giunta del 6 agosto 2022. Pertanto, a seguito delle accuse, la DDA di Messina ha emesso lo scorso 8 agosto un decreto di perquisizione e sequestro, eseguito dal Nucleo investigativo dei Carabinieri, con interventi presso le abitazioni degli indagati, gli uffici comunali e locali riconducibili a funzionari dell’ente. Secondo il capo d’imputazione contestato, il sindaco Pietrafitta avrebbe percepito somme di denaro comprese tra 50 e 60mila euro quale corrispettivo per l’affidamento diretto o in subappalto di lavori pubblici tra il 2018 e il 2023. Il geometra Di Natale, per l’accusa, avrebbe sollecitato ulteriori dazioni di denaro per l’assegnazione di nuove commesse. Lo stesso Giardina ha riferito di aver subito riduzioni o interruzioni delle commesse dopo il rifiuto di corrispondere ulteriori somme, dichiarando inoltre che parte delle presunte consegne di denaro sarebbero avvenute presso l’abitazione privata del sindaco, circostanze che saranno vagliate nel contraddittorio processuale. Tanto il sindaco quanto l’esperto hanno pubblicamente respinto ogni addebito, dichiarandosi estranei ai fatti e manifestando piena fiducia nell’operato della magistratura. Il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea è stato in passato già interessato da fenomeni di condizionamento mafioso e da scioglimenti amministrativi. La vicenda in corso, al di là degli sviluppi giudiziari, evidenzia una situazione che rischia di minare la credibilità delle istituzioni locali, e impone un’attenta vigilanza da parte della Regione. Chiedo infine di sapere se l’Assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica non ritenga opportuno disporre con urgenza l’invio di ispettori presso il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, al fine di accertare la regolarità delle procedure amministrative e degli affidamenti di lavori pubblici negli anni oggetto di indagine; se non ritengano necessario riferire all’ARS sulle iniziative che intendano adottare per prevenire e contrastare ogni tentativo di condizionamento mafioso o corruttivo nelle amministrazioni comunali” – conclude La Vardera.