Antonello Montante sconta la pena
L’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, si costituisce in carcere su ordine della Procura Generale di Caltanissetta. I dettagli.
La Procura Generale di Caltanissetta ha firmato l’ordine di carcerazione, ma non vi è stato bisogno che i poliziotti della Squadra Mobile lo eseguissero. Infatti Antonello Montante si è costituito lui stesso, presentandosi al cancello del carcere di Milano Bollate, accompagnato dal suo avvocato, Giuseppe Panepinto, che a domanda di commento ha risposto troncante: “I provvedimenti non si commentano ma si impugnano”. I magistrati di Caltanissetta hanno accelerato i tempi. E spieghiamo: il 30 ottobre scorso la Cassazione non ha riconosciuto, “perchè il fatto non sussiste”, il reato di associazione a delinquere a carico di Montante e lo ha annullato senza rinvio. Così è stato anche per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio. In riferimento al reato di accesso abusivo a sistema informatico è intervenuta la prescrizione per le condotte poste in essere fino al giugno 2014. Pertanto la Cassazione ha rinviato gli atti ad altra sezione di Corte d’Appello di Caltanissetta per il ricalcolo della pena relativamente agli accessi abusivi a sistema informatico compiuti dopo il giugno 2014, e al reato di corruzione per il quale è stata dichiarata irrevocabile la responsabilità penale. Ebbene, secondo i calcoli della Procura nissena, la pena che Montante dovrà scontare è di 4 anni, 5 mesi e 20 giorni, a cui si somma 1 anno e 6 mesi scontati in fase di misura cautelare. Poi si sommerà eventualmente quanto infliggerà la Corte d’Appello al secondo processo. Pertanto la base di valutazione è una condanna minima definitiva di 6 anni incentrata sul reato di corruzione. Ecco il perché del provvedimento di detenzione.
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