Carini, per la lottizzazione abusiva mancano i presupposti
Il CGARS con tre ordinanze gemelle accoglie il ricorso di alcuni cittadini carinesi proprietari di immobili in contrada Baglio Pasqualino e condanna il Comune di Carini alle spese.
I ricorrenti, assistiti dall’ Avv. Michele Cimino, hanno infatti impugnato le ordinanze del TAR Sicilia-Palermo, che disconoscendo le esigenze cautelari dei ricorrenti e le carenze procedimentali e istruttorie poste in essere dal Comune di Carini, avevano dato seguito agli ordini di demolizione e ripristino, nonché di acquisizione al patrimonio dello Stato.
Il CGARS intervenuto sul procedimento avviato nei confronti degli assistiti A.M., G.M.,M.M, G.V.F. e G.M., culminato nell’adozione di provvedimenti di annullamento di PdC e SCIA oltre i termini di legge nonché di interruzione dei lavori per presunta lottizzazione abusiva, ha sospeso i provvedimenti impugnati, evitando che il peggio ai proprietari.
In particolare il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, condividendo le censure dell’Avv. Michele Cimino, rigettate dal TAR, ha stabilito che allo stato degli atti e salvi i più approfonditi accertamenti propri della fase di merito, non sembrerebbe emergere univocamente la partecipazione consapevole degli appellanti a un disegno unitario di trasformazione urbanistica, né una chiara dimostrazione di elementi tipici della lottizzazione a essa specificamente riferibili.
Il Collegio giudicante ha inoltre specificato, come siano condivisibili le tesi sostenute dall’Avv. Cimino, laddove ha rilevato che il Comune non abbia assolto all’onere della previa comunicazione di avvio del procedimento, violando in questo modo il principio di affidamento e di partecipazione dei destinatari del provvedimento.
Adesso, la discussione proseguirà dinanzi al TAR Sicilia, il quale non potrà non tenere conto della pronuncia del CGARS.