Italia Viva: PRETENDIAMO CHIAREZZA. SUI SOLDI PUBBLICI NESSUNA OPACITA’!
Noi pretendiamo chiarezza. Anzi, sono i cittadini siciliani a pretendere chiarezza. Soprattutto in questo momento in cui la politica siciliana è scossa alle fondamenta dalle indagini sulla gestione dei finanziamenti pubblici per eventi culturali e benefici, dalla giunta regionale sino alla presidenza dell’Assemblea.
I fatti. Un paio di sere fa si è svolto, nello straordinario palcoscenico della Valle dei Templi ad Agrigento, un concerto dell’orchestra giovanile Cherubini diretto dal Maestro Muti.
Spettacolo straordinario, senza alcun dubbio, inizialmente non previsto ed inserito a margine del programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025 quale manifestazione collegata, e finanziato dalla Regione Siciliana, che ha preso in mano la gestione finanziaria ed organizzativa della manifestazione con la cabina di regia a tale scopo istituita.
Il punto fondamentale, sollevato da Caterina Greco, responsabile Cultura di Italia Viva Sicilia, è che la Regione ha finanziato l’evento con la cifra di 650.000 euro, certamente sorprendente, considerando che nel 2024 il concerto di Muti e dell’orchestra Cherubini a Lampedusa è stato realizzato con soli 100.000 euro.
Cosa ha provocato una tale abnorme lievitazione dei costi di produzione, si è domandata Caterina Greco sul nostro blog? Domanda ancor più legittima considerando che il concerto non è stato aperto gratuitamente al pubblico, anzi per assistere erano previsti biglietti di importo rilevante.
Perplessità condivisa anche dal Prof. Pasquale Seddio, docente dell’Università del Piemonte Orientale, che in un lungo post su FB, stigmatizza l’organizzazione di “manifestazioni culturali collegate, con impatti ultramilionari, sotto l’egida di “Agrigento 2025”, finanziati esclusivamente con denaro pubblico e senza alcun tipo di evidenza pubblica, di gare, di controllo esterno in itinere, sull’efficacia, l’efficienza e l’economicità delle manifestazioni culturali selezionate”.
Ed aggiunge: “il budget deliberato dalla “Cabina di Regia regionale” sul Concerto di Agrigento per € 650.000,00 è fuori scala rispetto all’ingaggio di Orchestre Giovanili, non risulta congruo, né realistico ed è ampiamente fuori mercato. Si tratta di una quantità ingente di risorse pubbliche sottratte ad altri progetti culturali in grado forse di far crescere con maggiore continuità il tessuto culturale, sociale e civile cittadino”.
Sulla stampa abbiamo letto di 88.000 € per il cachet di Muti, 75.000 per l’orchestra giovanile, 53.000 per i trasferimenti aerei dei musicisti, 65.000 per transfer e sistemazione alberghiera, 139.000 per i servizi di produzione audio e video, 144.000 per i servizi di produzione tecnica ed infine 86.000 per staff e logistica. Cifre importanti, attribuite dal Direttore del Parco Valle dei Templi di Agrigento con determina ad esito di trattativa diretta condotta sul MEPA.
Appaiono, oggettivamente, cifre abnormi, soprattutto in confronto con il concerto del tutto analogo dello scorso anno a Lampedusa. Cifre sulle quali, soprattutto in questo momento, ci sembra necessario che si faccia chiarezza. Se del caso, anche da parte della Corte dei Conti, che, ci risulta, abbia iniziato a guardare con attenzione il dossier Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Fabrizio Micari
Ingegnere, professore universitario, già rettore dell’Università di Palermo, nonno. E’ stato candidato alla carica di governatore della Regione siciliana nel 2017 con la coalizione di centrosinistra.