“Galvagno – Amata”, all’Ars tra mozioni e confronti
Partito Democratico e Movimento 5 Stelle invitano Schifani a riferire in Assemblea sul caso “Galvagno – Amata”. Pendenti le mozioni di censura e di sfiducia.
Solo il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, ha riferito a Sala d’Ercole nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo in cui è coinvolto lui e, tra gli altri, anche l’assessore regionale Elvira Amata. Adesso Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si rivolgono al presidente della Regione, Renato Schifani, affinchè riferisca altrettanto in Parlamento nel merito di quanto emerso dalle indagini e sui risvolti politici. I due capigruppo, Michele Catanzaro e Antonio De Luca, ritengono opportuno che il dibattito in aula con Schifani preceda l’approdo all’Ars della variazione di bilancio da 345 milioni di euro appena approvata dalla giunta regionale, cosicché il presidente riferisca anche nel merito della manovra finanziaria, avviandone il confronto. Il Movimento 5 Stelle ha nel frattempo annunciato una mozione di censura all’assessore Amata qualora non sia rimossa. E molto probabilmente si voterà su tale mozione in Assemblea perché Schifani ha già confermato fiducia verso il suo assessore smentendo che ne avesse sollecitato le dimissioni, come pubblicato da alcuni organi di stampa. Più radicale è il deputato regionale e leader del movimento “Controcorrente”, Ismaele La Vardera, che annuncia una mozione di sfiducia contro Schifani. La Vardera invoca sostegno e si rivolge non solo all’opposizione, tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ma anche alla maggioranza, affinchè firmino la mozione, prima del dibattito sulla variazione di bilancio in Assemblea “presieduta – sottolinea La Vardera – da un presidente indagato per corruzione”.
teleacras angelo ruoppolo