“Cocaina a Lampedusa”: 24 in pendenza di giudizio
La Procura di Agrigento ha depositato istanza di rinvio a giudizio per 24 imputati nell’ambito delle inchieste antidroga a Lampedusa “Levante” e “Zefiro”. I dettagli.
La Procura di Agrigento ha depositato istanza di rinvio a giudizio, firmata dal pubblico ministero, Giulia Sbocchia, a carico di 24 imputati nell’ambito delle inchieste antidroga, sostenute dai Carabinieri, “Levante” il 15 febbraio del 2023, e “Zefiro” il 19 luglio del 2023, entrambe ruotanti su Lampedusa, dove sarebbe stato coltivato un fiorente mercato di cocaina destinata alla provincia agrigentina e non solo. Sono in pendenza di processo i lampedusani:
Antonino Di Maggio, 61 anni,
Vincenzo Alessio Lo Verde, 36 anni,
Vincenzo Barbera, 32 anni,
Tony Sparma, 22 anni,
Giovanni Blandina, 83 anni,
Jacopo Blandina, 35 anni,
Salvatore De Battista, 50 anni,
Domenico De Battista, 33 anni
Domenico Cucina, 58 anni,
Nicola Cucina, 35 anni,
Celestino Lepredoro, 54 anni.
E poi dal Senegal:
Sana Sarr, 68 anni,
Waly Sarr, 39 anni,
Mbaye Ibrahima, 46 anni,
Gningue Lo Doudon, 34 anni.
E poi:
Nicola Minio, 47 anni, di Ancona
Dario Giardina, 44 anni, di Favara
Carmelo Fallea, 50 anni, di Favara
Francesco Romano, 47 anni, di Catania
Cristofaro Romano, 26 anni, di Catania
Marco Consiglio, 45 anni, di Gioiosa Marea
Davide Miotti, 40 anni, di Genova
Basilio Riccardo Cardamone, 43 anni, di Cosenza
Angelo Scudellari, 42 anni, di Erice.

Le indagini sono iniziate a seguito dell’arresto, l’11 luglio del 2022, di un pregiudicato lampedusano, Ignazio Umberto Blandina, 63 anni, sorpreso in casa in possesso di oltre 24 chili di cocaina divisi in 22 panetti, trovati a mare nel corso di una battuta di pesca. Sarebbero stati provenienti da uno dei tanti velieri che, attraversando il Canale di Sicilia, trasportano dal Nord Africa o dal Medio Oriente carichi di droga verso l’Italia e il continente europeo. I pescatori, che con le reti a strascico pescarono anche la cocaina, complessivamente circa 300 chili, la consegnarono a Blandina, da loro conosciuto, e lui avrebbe dovuto nasconderla e spacciarla. Blandina, ristretto ai domiciliari, fu ritenuto un insospettabile.
teleacras angelo ruoppolo