“Morte Simona”, attesa l’autopsia
Domani giovedì l’autopsia sulla ventenne palermitana morta in piscina. Ascoltati i familiari. La testimonianza della migliore amica.
I familiari di Simona Cinà – la ventenne palermitana, studentessa di Scienze motorie e pallavolista, rinvenuta morta nella piscina di una villa a Bagheria, affittata per organizzare la festa di laurea di una coppia di fidanzati che si è laureata a fine luglio – sono stati ascoltati oltre tre ore nella caserma dei carabinieri di Bagheria. Il fratello maggiore di Simona, Gabriele, al termine così si è intrattenuto con la stampa: “Ringraziamo i carabinieri e la procura per l’incontro. Speriamo di avere delle riposte dall’autopsia che sarà giovedì, ora possiamo solo attendere. E’ stato utile sapere che c’è il supporto della magistratura, della giustizia. C’è, anche da parte nostra, e questo ci aiuta.” Nel frattempo, nella serata di ieri sono stati eseguiti gli esami radiologici sul corpo. Il pubblico ministero, Raffaele Cammarano, ha nominato quattro medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo per i primi accertamenti. Domani giovedì l’autopsia e gli esami tossicologici. La migliore amica di Simona, Francesca Evola, 20 anni, anche lei studentessa in Scienze motorie, racconta: “Alle 3:20 della notte Simona stava bene. C’era ancora musica e lei stava ballando, vicino alla console del dj. Io sono tornata a casa perché avevo freddo. Lei invece è rimasta. Mi sarei potuta accorgere di un eventuale malore di Simona. C’era anche dell’alcol, ma nessuno ha ecceduto. Era una serata di divertimento sano. Ciò che mi tormenta è il rimorso di non essere stata con lei fino all’ultimo. Io le dico che sarei andata. Lei mi risponde: ‘Va bene, tranquilla. Domani scendiamo a giocare al campo’. Non può essere annegata, perché l’acqua era bassa e Simona era bravissima a nuotare, come d’altra parte in tutti gli sport. Era piena di vita, un’atleta da ammirare, che si prodigava sempre per tutti. Ci lascia una ferita immensa.”
teleacras angelo ruoppolo