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AGRIGENTO  DEVE RICORDARE   I NOMI DEL “BRAIN-TRUST” CHE DECIDE LA  COSIDDETTA“CULTURA”.

di Paolo Cilona

İl 1 gennaio 2026 si chiuderà il sipario su Agrigento Capitale della cultura e si tireranno le somme. (Costi e benefici). Di sicuro  la gente di Agrigento chiedera’ di conoscere le menti eccelse che hanno definito in ogni suo minimo particolare l’approvazione dei progetti con accanto  i relativi costi. İ protagonisti probabilmente hanno definito il tutto al chiuso di una stanza istituzionale. Poiche’ lungo il percorso si era frapposto il presidente della Fondazione Minio, colpevole di avere preso la scena durante la visita di Mattarella e quindi persona da isolare. Da qui il suo siluramento dalla Fondazione per fare spazio all’ex prefetto di Palermo la dottoressa Cucinotta. Oltre a Minio per motivi ancora da chiarire sono state scientificamente escluse le realtà storiche della città di Agrigento che da decenni operano nei vari settori della promozione turistica, economica,  sociale e culturale del territorio agrigentino. Tutto viene calato dall’alto.  E qui si ricordera’ che in piena estate 2024 arriva “İl Volo” per poi rivederlo in  registrazione su canale cinque alla vigilia di Natale, probabilmente per favorire l’emittente che nel corso della trasmissione mandò in onda ben 74 passaggi promo-pubblicitari. Ultimo in ordine di tempo le tre giornate dell’orchestra viennese che in base agli accordi era previsto un ingresso a pagamento e che a fronte dei pochi spettatori paganti è stato deciso il rimborso dei biglietti. E così si continuano a bruciare le risorse nel nome di Agrigento Capitale. Tuttavìa gli agrigentini aspettano fiduciosi l’arrivo di due milioni di turisti secondo gli auspici espressi da un autorevole componente della Fondazione.

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