L’arcivescovo di Palermo dà il Premio Don Puglisi a Morgante, giornalista asservito all’inquisito per mafia Montante

Ha dell’incredibile la notizia che il giornalista Vincenzo Morgante riceverà domani sera, al teatro Politeama di Palermo, direttamente dalle mani dell’arcivescovo  Corrado Lorefice, il Premio internazionale Don Pino Puglisi. Cacciato via  dalla RAI, il Morgante oggi è approdato a TV 2000, un’emittente del Vaticano. E’ stato raccomandato nel 2012 da Antonello Montante, come risulta da un’esplicita richiesta scritta rinvenuta nel corso della perquisizione effettuata quando hanno arrestato l’ex presidente di Confindustria Sicilia. In quella missiva il giornalista Morgante chiedeva ed otteneva da Montante di diventare direttore di tutte le testate giornalistiche della TGR della RAI, incarico da lui ricoperto sino a qualche mese fa. Grazie al Montante  il Morgante  veniva messo a capo della più grande testata giornalistica europea che gli consentiva di controllare, anche e principalmente per conto del suo ‘raccomandatore’,  tutta quanta l’informazione delle 20 regioni italiane. Il Morgante era asservito cioè ad un inquisito per mafia, sotto inchiesta per una caterva di reati che, attualmente, è in carcere anche perché capo di alcune associazioni a delinquere finalizzate alla corruzione ed allo spionaggio. Adesso, con grande sgomento e triste meraviglia, apprendiamo che uno dei sette prestigiosissimi premi in memoria di un martire della mafia, Don Pino Puglisi, è stato assegnato al Morgante, per decisione anche dello stesso arcivescovo di Palermo Lorefice che è anche il presidente della giuria del premio. Ci sembra, caro Arcivescovo di Palermo, quanto mai inopportuno assegnare tale riconoscimento al giornalista Morgante, ad un uomo cioè organico col ‘Sistema-Montante’, attualmente alla sbarra presso il Tribunale di Caltanissetta. E per di più si tratta in questo caso di un cocente ed insopportabile paradosso. E’ come quando le processioni religiose si fermano davanti la casa del boss e fanno ‘l’inchino’ alla mafia. Conferire tale premio in memoria di una illustre vittima della mafia, in un momento in cui gli amici ed i protettori del premiato Morgante sono sotto processo e/o sotto inchiesta per mafia è davvero troppo!

A beneficio di quanti nutrono ancora qualche dubbio sui rapporti strettissimi tra un indagato per mafia, oggi in carcere e sotto processo per una serie innumerevole di reati Antonello Montante ed il giornalista Vincenzo Morgante, riportiamo lo stralcio dell’informativa delle Forze dell’Ordine che riguarda il sequestro della lettera di raccomandazione a firma del ‘premiato’ giornalista ex RAI, oggi direttore dell’emittente del Vaticano TV 2000.

A seguire sono riportati, sempre nell’informativa, una serie di prestigiosi appuntamenti procurati dal galeotto Montante al giornalista Morgante.

Il MORGANTE chiedeva espressamente al MONTANTE una segnalazione per l’incarico di vicedirettore del TGR Sicilia. scatolone contrassegnato “00”: • Documentazione varia riguardante convegni, articoli di stampa e varie, raccolta con elastico e foglio A4 contrassegnato dal nr. 6 contenente:  mail inviata in data 04.04.2012 dal MONTANTE alla GIARDINA avente ad oggetto “riservato”, nel cui corpo è contenuta mail della stessa data inviata da Vincenzo Morgante, giornalista RAI, al MONTANTE per ottenere una sua segnalazione quale vicedirettore TGR Sicilia;

Nel file excel, denominato “copia di appunti in ordine cronologico (Ordinati 11.11.2015) Rev (version 1)”, nella cartella denominata “TUTTI”, venivano rinvenuti i seguenti appunti relativi al MORGANTE Vincenzo…