Sistema Montante, anche il processo ordinario rimane a Caltanissetta

Anche il tribunale di Caltanissetta, presieduto dal giudice Francesco D’Arrigo, ha respinto le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dal collegio difensivo dell’ex presidente di Sicindustria, Antonello Montante, e ha ribadito che restera’ a a Caltanissetta il processo che si celebra nei confronti degli imputati che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario perche’ accusati di aver fatto parte del cosiddetto ‘Sistema Montante’. Lo scorso 19 febbraio la Cassazione si era espressa in modo analogo in relazione all’istanza di rimessione per il processo che si celebra con il rito abbreviato.
Nell’ultima udienza dell’ordinario, gli avvocati avevano sollevato delle eccezioni di incompatibilita’ e oggi il tribunale ha sciolto la riserva. Secondo i legali il processo andava spostato a Catania perche’ fra coloro che si sono costituiti parte civile, c’e’ anche il magistrato Nicolo’ Marino, che presto’ servizio alla procura di Caltanissetta. Il tribunale ha rilevato che Marino nel dicembre del 2012 ando’ in aspettativa dalla procura nissena.
Il giudice ha anche respinto la richiesta di trasferire il processo a Catania perche’ i nomi di dieci magistrati in servizio a Caltanissetta (alcuni nel frattempo sono stati trasferiti) erano contenuti in un dossier sequestrato dalla squadra mobile nella villa di Montante. La procura nissena trasmise gli atti a Catania, un fascicolo senza indagati, ne’ ipotesi di reato, “al fine di verificare eventuali illeciti penali”, e invio’ una nota al procuratore generale per l’ulteriore inoltro al Csm sugli aspetti disciplinari. Entrambe le inchieste vennero archiviate. Gli imputati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, al favoreggiamento.

 

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