Caso Palamara: il silenzio di Davigo che accusò gli avvocati di intralciare il lavoro dei PM: “sono troppi, va ridotto il numero”

Piercamillo Davigo: “In Italia in carcere ci vanno troppo pochi e le pene sono troppo lievi” la colpa per Davigo è dei troppi avvocati e delle leggi che consento l’appello facile
Davigo il “Dottor Sottile” che ora tace
La Gdf a caccia di chi gestiva i fondi usati per alterare le nomine nelle Procure. Nel mirino i contatti del pm Fava con i cronisti del “Fatto” e della “Verità” sul dossier contro Pignatone

Una cosa che si può dire di Davigo, presidente dell’Associazione Nazionale magistrati, è che non te le manda a dire. E che si va cercando i nemici senza troppi complimenti. Ora, per l’ennesima volta, se la prende con gli avvocati, attaccati a testa bassa dall’ex-magistrato di Mani Pulite. Che chiede di ridurne il numero: «un terzo degli avvocati dell’Unione Europeasono italiani, ne traggano loro le conclusioni prima che lo faccia l’Unione Europea», dice Davigo spiazzando l’avvocatura. E aprendo un nuovo fronte di polemiche.

L’attacco arriva a Torino, nel corso di un’iniziativa promossa da “Autonomia e Indipendenza” è tornato a ribadire la necessità di introdurre il numero chiuso a Giurisprudenza.

Davigo se la prende con le leggi che consentono la difesa:” nel nostro Paese la giustizia non funziona perchè in troppi casi chi viene mandato a processo riesce a scamparla e le pene sono spesso troppo lievi. Un analisi impietosa che prosegue così: “Oggi conviene delinquere, non pagare i debiti, impugnare le condanne. Non si ha niente da perdere. Negli Stati Uniti, invece, impugnare determinate sentenze nel modo in cui lo si fa qui sarebbe oltraggio alla Corte. Da noi invece, soprattutto in appello, buona parte delle assoluzioni dipende dalla difficoltà da parte del giudice di conoscere a fondo il processo” Una dichiarazione che manca di rispetto anche ai sui stessi colleghi giudicanti

Su Palamara non parla

In sintesi, se un Pm ti mette sotto accusa sei già colpevole, perchè fare altri processi?Eppure l’Italia è il paese europeo che paga di più per errori giudiziari

«In Italia gli avvocati sono 250 mila contro i 50 mila della Francia e i 25 mila del Giappone – ha ricordato – è necessario mettere il numero chiuso a Giurisprudenza, ci vorranno cinquant’anni ma almeno sarebbe un inizio, perché altrimenti non sarà possibile risolvere la domanda di giustizia che in Italia è patologica. Non si riduce il numero dei processi se non si riduce il numero degli avvocati».

Una cosa che si può dire di Davigo, ex presidente dell’Associazione Nazionale magistrati, è che non le ha mai mandate a dire. Davigo , imbarazzato dalla vicenda Palamara preferisce non parlare. Quello che Lui ha dichiarato a difesa di tutta la magistratura non va dimenticato . Chi cerca impunità non apre dibattiti sulla Giustizia cerca di controllarla a suo favore. Chi vuole una giustizia libera e meritocratica punta il dito contro le ipocrisie a costo di essere tritutrato da qualche Pm dalla penna facile

Davigo, prima del caso Palamara, per l’ennesima volta, se la prese con gli avvocati, attaccati a testa bassa dall’ex-magistrato di Mani Pulite. Addirittura chiese di ridurne il numero: «un terzo degli avvocati dell’Unione Europeasono italiani, ne traggano loro le conclusioni prima che lo faccia l’Unione Europea», Ma nessun paese ha la Giustizia lenta come l’italia e nessun paese usa la giustizia per politica .Per Davigo erano inutili pure gli appelli. “Troppi” disse in un dibattito televisivo. Facendo intendere che le procure comunque hanno sempre ragione,spiazzando l’avvocatura. Chi sbaglia paga ma il processo prevede che siano i giudici a stabilirlo e non i PM e neanche i loro amici giornalisti che si sono sempre schierati con magistrati che hanno condiviso questo atteggiamento

L’attacco arriva a Torino, nel corso di un’iniziativa promossa da “Autonomia e Indipendenza” . Davigo non usa mezze misure ” introdurre il numero chiuso a Giurisprudenza, troppi avvocati in giro”

«In Italia gli avvocati sono 250 mila contro i 50 mila della Francia e i 25 mila del Giappone – ha ricordato – è necessario mettere il numero chiuso a Giurisprudenza, ci vorranno cinquant’anni ma almeno sarebbe un inizio, perché altrimenti non sarà possibile risolvere la domanda di giustizia che in Italia è patologica. Non si riduce il numero dei processi se non si riduce il numero degli avvocati».Intanto Davigo non sa che, in molti atenei si entra con i test e che la Laurea in Giurisprudenza non da il diritto ad esercitare la professione ma occorre superare un rigido esame. La figura dell’avvocato e del diritto alla Difesa è riportato nell’art 24 della Costituzione :” tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi . La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione

Fonte: Il Giornale, Libero