Un’inchiesta monca

Resta un dubbio: perché il questore di Messina non ritiene di approfondire le ragioni di versioni dei fatti così divergenti da parte di due funzionari della sua questura? Perché l’Autorità Giudiziaria non ritiene di mettere a confronti Ceraolo e Manganaro per stabilire una linea di plausibile verità?

Ad onor del vero, le risposte ricevute nel corso delle audizioni non sembrano particolarmente convincenti.
CUCCHIARA: Capisce bene che era estremamente difficile trovare un punto di sintesi di queste due posizioni. Quello che è certo che l’ambiente in questura era diventato particolarmente pesante. (…) Mi trovavo a gestire un momento estremamente impegnativo per la questura di Messina e per me personalmente che era l’organizzazione del vertice G7 a Taormina, avevo bisogno di tutti i miei funzionari al massimo delle loro possibilità e in quel momento sono stato costretto a fare a meno di Mario Ceraolo perché non potevo metterlo in servizio insieme a Manganaro.
FAVA, Presidente della Commissione: Perché scelse Manganaro e non Ceraolo?
CUCCHIARA: Mi pare che non scelsi nessuno dei due, adesso non mi ricordo. Perché forse uno era già inserito, l’altro no… Adesso questo è un dettaglio…
FAVA, Presidente della Commissione: Ceraolo non ce l’ha raccontato come un dettaglio, nel senso che dopo aver lavorato per molti mesi…
CUCCHIARA: …all’attività preparatoria…
FAVA, Presidente della Commissione: …scoprì che non era prevista la sua presenza…
CUCCHIARA: Io ho fatto questa scelta per motivi di opportunità.
FAVA, Presidente della Commissione: Il dottor Ceraolo in Commissione ci ha detto a proposito del vostro dialogo e della delusione che lei manifestò “perché Ceraolo aveva reso delle dichiarazioni che non erano in linea con quelle della Polizia di Stato”.
CUCCHIARA: No, il mio disappunto era dovuto al fatto che non mi avesse informato, essendo lui, come posso dire, autore di informazioni che erano di segno completamente diverso… è chiaro che mi metteva in una situazione, non dico di imbarazzo… le sue affermazioni mi confondevano…
FAVA, Presidente della Commissione: Ecco, ma di fronte a questa sua confusione, assolutamente legittima, lei non ebbe un momento di dubbio, un momento di incertezza da dire: “siamo sicuri che sia andata veramente così?”
CUCCHIARA: Ho difficoltà a trovare parole giuste per rispondere alla domanda che lei mi fa, se a me sia mai venuto il dubbio, perché, le dico, ma se anche io avessi avuto qualche dubbio a che sarebbe servito? A chi sarebbe servito? A che cosa sarebbe servito il fatto che io andassi… da chi? in procura?  A dire “io ho un dubbio!” “E perché?”
(…)
PROCURATORE CAVALLO: I confronti possono avere un’utilità tra persone di bassa preparazione e di basso livello. Fare un confronto tra due soggetti estremamente lucidi, estremamente sagaci, sarebbe stata, mi creda, veramente perdita di tempo. Noi abbiamo preferito prima sentire tutto quello che ci diceva Ceraolo, fra l’altro controllammo anche sui tabulati queste telefonate che effettivamente c’erano state. Dopodiché sentimmo subito quello che per l’ennesima volta ci dicevano Manganaro e Granata… la reazione fu che dopo tre giorni fu depositata una denuncia per calunnia nei confronti del dottore Ceraolo.
FAVA, Presidente della Commissione: Da parte di chi?
PROCURATORE CAVALLO: Da parte di Manganaro e Granata…
FAVA, Presidente della Commissione: Mangaro ci ha escluso di aver presentato denuncia.
PROCURATORE CAVALLO: Allora da parte di Granata.

Infine va riferito quando il dottor Antoci afferma – nella relazione informativa che ha consegnato a questa Commissione – su presunte “motivazioni” del Ceraolo ostili nei confronti del Manganaro:
ANTOCI: Dalle dichiarazioni di tanti poliziotti, Manganaro compreso, lo stesso nutriva grande preoccupazione per una “improbabile” promozione che (Ceraolo ndr) sperava di ottenere e che la richiesta di promozione per merito straordinario, inoltrata dal Questore di Messina per il dott. Manganaro e gli altri uomini di scorta, avrebbe potuto cagionargli (un danno ndr). Difatti, mi risulta, che lo stesso (Ceraolo) qualche giorno dopo l’attentato si recò dal Questore, invece che per chiedere come stavano i suoi colleghi, scampati ad un grave attentato, per esprimere invece preoccupazione per la sua “improbabile” promozione.

Ben diversa, sul punto, l’opinione e la ricostruzione dei fatti del Ceraolo:
AVV. CERAOLO: Il dottore Antoci evidentemente queste cose le apprende da Manganaro… Non c’entra nulla la proposta di promozione che venne effettuata per me dal questore Gugliotta con eventuali promozioni nei confronti del dottor Manganaro…
FAVA, Presidente della Commissione: Ci spieghi questa velata preoccupazione per il fatto che se promuovono un funzionario di quel territorio non ne possono promuovere un altro.
AVV. CERAOLO: Ma non esiste una cosa del genere, non c’entra niente! C’è una norma che prevede determinati requisiti e la commissione può promuovere entrambi, può promuovere anche 10 funzionari!
FAVA, Presidente della Commissione: E questo suo incontro con il questore ci fu?
CARAOLO: Assolutamente no! Mai nelle conversazioni con il questore Cucchiara io ho parlato di me o lui ha parlato della mia promozione in relazione a quella del dottor Manganaro. Mai!

Sulla proposta di promozione nei confronti del Manganaro abbiamo chiesto all’interessato e ai due questori che si sono succeduti alla guida della questura di Messina di aiutarci a comprendere quale sia stato l’iter.
Non sempre in linea tra loro le risposte che abbiamo raccolto.

MANGANARO: Tenga presente che il questore mi chiamò… io non l’ho mai chiesta la promozione per merito straordinario… mi chiamò il Questore (Cucchiara)… persona molto vicina a tutta questa vicenda… mi disse che c’era in itinere la promozione di Ceraolo e quindi, per garantire la posizione di Ceraolo, la mia l’avrebbe trasmessa dopo, dice “tanto a lei non cambia nulla nel percorso professionale”, ho detto “guardi signore questore, per me la promozione la fate, non la fate, nella vita poco mi cambia”…
(…)
CUCCHIARA: Sì, ci fu una proposta di promozione per merito straordinario… Da parte mia… per lui e per i componenti della scorta, perché nell’immediatezza dei fatti, ricordo di aver sentito forse personalmente il Capo della Polizia o il Capo della segreteria del Dipartimento dicendo “guarda… è successo questo episodio, ci sono gli estremi per una proposta di promozione” e mi è stato dato il via libera…
FAVA: Proposta che però non è stata ancora raccolta.
CUCCHIARA: Ne ho perso le tracce, sinceramente, Presidente…
(…)
FINOCCHIARO: La proposta di promozione nel periodo che sono stato io questore è rimasta in sospeso, perché si era in attesa della definizione del procedimento (l’indagine sull’attentato, ndr), che poi è stato definito con l’archiviazione. Poi, dal ministero mi chiesero altri documenti, mi chiesero il provvedimento di archiviazione… Poi nel momento in cui sono andato via da Messina la proposta non era stata ancora esitata. Per quanto io sappia non era stata né esitata positivamente né negativamente (…) Siccome nel procedimento sono confluite tutte queste voci, non so se anche la relazione di Ceraolo… probabilmente l’Amministrazione avrà ritenuto di volere attendere

 

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