Sanità , 4 siciliani su 10 rinunciano alle cure perché non hanno soldi e i politici pensano ai vitalizi

I dati Eurispes :oltre il 40 % dei siciliani ha difficoltà a trovare i soldi per curarsi

In Cina aprono ospedali nuovi in 10 giorni e l’assessore Razza, in Sicilia pensa a chiuderli. Il Governo Musumeci non toglie gli sprechi ma  taglia sulla salute dei cittadini

Un altro segnale inequivocabile della crisi sociale ed economica della Sicilia. Una terra sempre più piegata su se stessa . Una regione bruciata dall’agire vergognoso della mafia di potere, dell’antimafia di sistema che ha pensato solo a difendere posizioni di privilegio  e da politici che hanno solo interesse per le loro clientele e il loro tornaconto.  Anche  tra tutti gli opinionisti di speciale “levatura” regionale, non trova spazio il disagio sociale ormai grave e  che attanaglia fasce larghe di popolazione.  Tutti pronti a criticare e pochissimi a indicare soluzioni. La situazione sanitaria continuerà a peggiorare. Lavoro non se ne trova e molti non hanno reddito di cittadinanza perchè magari posseggono una casa.  Solo gli ipocriti e i falsi di pensiero possono negare l’evidenza . La Sicilia è in piena recessione economica e molti cittadini sulla soglia della povertà.

Inutile girarci attorno: se non hai i soldi, devi attendere mesi e mesi, per fare una Tac o una ecografia tramite le strutture pubbliche. Molte anche le giovani mamme che non hanno i soldi per curare i loro figli. Molti farmaci per combattere  anche i mali di stagione ormai, sono a pagamento. Le malattie virali hanno diverse complicazioni e durano decine di giorni  . Per curare l’influenza, spesso ci vogliono oltre 70 Euro di farmaci, tra sciroppi, aerosol, integratori e antifebbrili. Molte famiglie hanno difficoltà

Per contenere le spese nell’ultimo anno, il 32,5% degli italiani ha rinunciato a effettuare controlli medici e di prevenzione e il 27,3% ha tagliato sulle spese dentistiche; il 24,8% ha fatto a meno di trattamenti ed interventi estetici. Questi alcuni dati che emergono dal Rapporto Italia 2020 dell’Eurispes. In misura minore, un italiano su cinque (20%) ha rinunciato a terapie ed interventi medici o a sottoporsi a visite specialistiche per la cura di patologie specifiche (20,1%). Il numero di residenti in Sicilia e Sardegna che hanno dovuto rinunciare a visite specialistiche per disturbi o patologie specifiche è quasi il doppio della media rilevata nelle altre regioni (40%, contro un dato nazionale del 20%)

Fonte : La Sicilia